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Manovra: perchè la chiesa continua a non pagare l’Ici ?

Sono 30 mila gli edifici che svolgono attività non riconducibili al semplice esercizio del culto, completamente esenti da imposte


6 Dicembre 2011Notizie

“Ha davvero una gran faccia tosta la CEI a obiettare che la manovra avrebbe potuto essere più equa, purché a pagare siano gli altri e non la Chiesa, evidentemente – spiega Mario Staderini, segretario dei Radicali italiani – Tanto per cominciare sarebbe stata più equa se avesse abolito l’esenzione dell’Ici anche per le attività commerciali degli enti ecclesiastici e similari, piuttosto che fare cassa sulle prime case degli italiani”.

Gli immobili adibiti ad attività commerciali della chiesa sono, per una legge voluta da Berlusconi nel 2005, completamente esenti da imposte.
Parliamo di 30 mila edifici, secondo le stime dei Radicali, che svolgono attività non riconducibili al semplice esercizio del culto.
“Il gettito stimato che si potrebbe ricavare da questi immobili è di almeno 600 milioni l’anno”, aggiunge Staderini.

Nel 1992 quando venne introdotta l’Ici, si parlava di esclusione per tutti gli immobili considerati “particolarmente meritevoli”. La Corte di Cassazione ritenendo ambigua la dicitura, nel 2004, precisò che l’esenzione dall’Ici spettava esclusivamente alle strutture all’interno delle quali si svolgesse “un’attività effettivamente meritoria e legata al culto”.

Ma un albergo, anche nel caso contenga una presenza di carattere religioso – ad esempio una cappella votiva – ha un fine esclusivamente commerciale e nemmeno lontanamente paragonabile ad un’esigenza di culto. Eppure ancora oggi e pure nel prossimo futuro il privilegio resta intatto.

“Mario Monti aveva promesso rigore ma anche equità. Aveva promesso che avrebbe fatto la guerra ai privilegi. Invece il suo governo ha varato una manovra palesemente iniqua, che fa la guerra solo ai contribuenti italiani. Ci spieghino, Monti e gli altri membri dell’esecutivo, per quale recondito motivo la Chiesa, che possiede oltre il 20% del patrimonio immobiliare italiano, gode ancora dell’esenzione Ici, mentre si è pensato bene di colpire, per l’ennesima volta, la categoria dei pensionati. I cittadini italiani non ne possono più di governi inchinati alla casta ecclesiastica. Ritengo che la stessa Chiesa dovrebbe mostrare maggior senso di responsabilità proponendo l’abolizione dell’esenzione di cui gode”.
Così in una nota l’europarlamentare e responsabile nazionale del Dipartimento Antimafia di IdV, Sonia Alfano, commenta la manovra del governo Monti.

 

Matteo Quadrone


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