Il consorzio che si è aggiudicato la gestione della struttura non dispone della cifra necessaria, circa 800 mila euro, per realizzare gli allestimenti interni
Adesso la storia infinita dell’ex mercato comunale di piazza del Carmine la conoscono in tutta Italia.
C’è voluto l’intervento del Gabibbo che ieri sera su “Striscia la notizia” ha raccontato la controversa vicenda di una struttura – rimessa a nuovo recentemente ma da allora inutilizzata – che nel prossimo futuro dovrebbe ospitare la sede genovese dell’Enoteca regionale e un mercato con prodotti locali d’eccellenza.
Il restauro completo del Carmine è terminato circa un paio d’anni fa e ha comportato una spesa di oltre 430 mila euro, sostenuta dal Comune, per un progetto di riqualificazione urbana che riguardava l’intero quartiere. Un piccolo gioiello ristrutturato secondo i canoni originali in stile liberty, che sorge a pochi passi dal centro storico e dalla zona universitaria, con enormi potenzialità attrattive e la concreta possibilità di trasformarsi in un volano per il turismo.
Un anno fa il Comune ha bandito una gara per individuare il futuro gestore. Ad aggiudicarsi la vittoria fu il consorzio “Mercato del Carmine” che fa capo a Confesercenti.
Oggi però veniamo a sapere che il consorzio – a causa della stretta creditizia delle banche – si trova impossibilitato a rispettare gli impegni presi. In pratica manca il denaro necessario, si parla di una cifra vicina agli 800 mila euro, per realizzare gli allestimenti interni.
“Se il consorzio non partirà con i lavori entro la fine di dicembre – dichiara l’assessore comunale al Commercio Gianni Vassallo – il risultato della gara d’asta sarà annullato ed entro gennaio ne faremo un’altra”.
In altri termini, considerando le lungaggini burocratiche e gli immancabili ritardi nell’esecuzione dei lavori, non è detto che entro la fine del 2012 potremo finalmente fare un brindisi nel mercato del Carmine con i migliori vini della tradizione ligure.
Matteo Quadrone
Foto Daniele Orlandi
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