Si tratta della Dow Chemicals, società che ha acquistato la Union Carbide multinazionale chimica responsabile del disastro avvenuto nella città indiana di Bophal nel 1984
Tutti ormai conoscono l’immane tragedia avvenuta nel 1984 nella città indiana di Bhopal.
Nella notte tra il 2 e il 3 dicembre 1984 quaranta tonnellate di isocianato di metile (MIC) fuoriuscirono dallo stabilimento della Union Carbide India Limited (UCIL) di Bophal, consociata della multinazionale americana Union Carbide, specializzata nella produzione di pesticidi. La nube tossica causò oltre ventimila morti – i dati ufficiali del governo indiano parlano di 8.000 vittime nei primi tre giorni e 15.000 nei mesi ed anni successivi a causa di malattie e deformazioni – ma il disastro ambientale non si è mai fermato vista l’assenza di interventi di bonifica. Sono 500 mila le persone tuttora malate e solo una piccola parte di loro è stata risarcita.
Lo scrittore indiano Indra Sinha, nel 2004, ricordò così quella terribile notte <<Quando scattò l’allarme tutti scapparono portandosi dietro vecchi, bambini nelle culle, ammalati, vacche e cani. La gente moriva mentre gli escrementi colavano loro dalle gambe, il gas lacerava le pupille, ulcerava i polmoni>>.
Nel giugno 2010, dopo 26 lunghissimi anni scanditi da proteste, sit-in, marce di centinaia di chilometri, sette imputati tutti indiani – oggi settantenni, all’epoca dirigenti di medio-alto livello dello stabilimento della Union Carbide – sono stati condannati da una Corte indiana a due anni di carcere ed al pagamento di circa 2.000 dollari di multa. Una sentenza beffa anche perchè i colpevoli sono stati immediatamente scarcerati dietro una cauzione di meno di 500 dollari.
Inoltre al processo non c’era il maggiore indiziato, ovvero Warren Anderson, l’ex presidente della Union Carbide che non è mai stato estradato dagli Stati Uniti.
Nel 2001 la Dow Chemical acquistò la Union Carbide ma si è sempre rifiutata di ereditare i debiti legali della società ed ancora oggi opera liberamente in India con alcune consociate.
<<La Dow Chemicals ha rilevato la Union Carbide pagandola 10,3 miliardi di dollari. La condanna per i responsabili fu pari al massimo previsto di due anni di carcere e 100.000 rupie (circa 2000 dollari) di multa, una cifra che è stata giudicata irrisoria dagli attivisti e dalla società civile. I condannati sono stati scarcerati dietro una cauzione inferiore ai 500 dollari e hanno pure presentato appello. Non vi è nemmeno l’intenzione di risanare il territorio. Ed è sconvolgente scoprire che dopo 27 anni, la zona non sia ancora stata ripulita e migliaia e migliaia di persone stiano ancora subendo le conseguenze della tossicità dell’acqua e del terreno della zona colpita>>, così scrivono in un accorato appello le organizzazioni internazionali di Yoga e della Cultura Indiana: International Yog Confederation (IYC); The World Community Of Indian Culture & Traditional Disciplines, Italy; World Movement for Indian Fine Arts; World Movement for Yoga and Ayurveda; C.U.I.D.Y. Confederazione Ufficiale Italiana Di Yoga.
<<EBBENE, LA DOW CHEMICALS SARÀ’ LO SPONSOR DELLE OLIMPIADI DI LONDRA DEL 2012!! Tutta la Yoga Community è fortemente contraria al coinvolgimento della Società con i Giochi Olimpici che dovrebbero iniziare nel mese di luglio e ha chiesto il ritiro della Dow Chemicals, la società responsabile di una delle peggiori violazioni dei diritti umani di questa generazione, esprimendo l’angoscia della nazione per la più grande tragedia industriale del mondo – continua l’appello – Ma gli organizzatori delle Olimpiadi di Londra 2012 sembra non intendano eliminare la Dow Chemical come sponsor dallo stadio principale. Come può il mondo rimanere in silenzio su questa offesa ai diritti umani? La gente dovrebbe essere libera di godersi i Giochi Olimpici di Londra 2012 senza questa eredità tossica sulla loro coscienza. Non è cambiando nome che si possono cancellare i danni tremendi su vittime innocenti>>.
<<Le vittime di Bhopal hanno bisogno del sostegno di tutta l’umanità, il denaro che si spende per la sponsorizzazione dovrebbe andare alle vittime dell’UNION CARBIDE come risarcimento per il crimine commesso nei loro riguardi – concludono le Organizzazioni – Vi prego di sostenerci come potete in ogni Paese e chiedete al vostro Governo di boicottare le Olimpiadi di Londra 2012. Non mandate le vostre squadre, i vostri campioni, se gli organizzatori non rifiutano la DOW come Sponsor, e riscattino quest’assassinio del genere umano, con un giusto risarcimento alle vittime. Si deve prendere coscienza del dolore di chi ha sofferto e il Comitato Olimpico LOCOG, organizzatore dei giochi, dovrebbe esaminare la questione. Si è parlato anche di alcuni atleti indiani che minaccerebbero di boicottare l’evento, in memoria dei connazionali toccati dalla tragedia. La DOW CHEMICAL deve essere rimossa dalla sponsorizzazione delle Olimpiadi oppure il mondo intero dovrebbe boicottare le Olimpiadi di Londra 2012>>.
Matteo Quadrone