Secondo Sinistra Ecologia e Libertà eventuali risorse aggiuntive andrebbero destinate ai servizi sociali pubblici
Ieri mattina il consiglio regionale ha approvato un ordine del giorno in cui si impegnano la Giunta e l’assessore competente ad individuare in maniera concreta, compatibilmente con le disponibilità di bilancio, le risorse necessarie per finanziare per l’anno 2012 il Titolo III, Capo II “Valorizzazione e funzione degli oratori” della L.R. 6/2009 (Promozione delle politiche per i minori e i giovani).
Solo Sinistra Ecologia e Libertà ha espresso un voto contrario a tale provvedimento <<Abbiamo votato contro – ha dichiarato Matteo Rossi, capogruppo SEL – non per qualche preconcetto sentimento di prevenzione della realtà oratoriale ligure, bensì mossi dalla convinzione che gli estensori dell’o.d.g. abbiano erroneamente valutato la reale situazione>>.
<<Non risulta infatti fondata l’affermazione per cui non sarebbero previsti finanziamenti per il 2012 agli oratori – sottolinea SEL – ad ottobre 2011, nel budget totale annuale della Regione Liguria alla voce “Risorse finanziarie obiettivo” viene esplicitato il livello dei finanziamenti previsti. Nel dettaglio risulta un finanziamento per i centri giovani (con fondi statali e regionali) superiore ai 700.000 euro e un finanziamento di “sostegno attività oratoriali” di 200.000 euro, i finanziamenti agli oratori ammonterebbero quindi a più di un quinto del totale>>.
<<Questo ordine del giorno nasce sulla base di presupposti erronei – spiega Rossi – Alla luce della reale situazione è nostro convincimento che eventuali risorse aggiuntive non solo andrebbero equamente distribuite a tutti i centri giovanili, ma soprattutto andrebbero destinate ai servizi sociali pubblici rivolti a tutti i minori, che hanno subito pesanti tagli, al fine di garantirne il pieno funzionamento e scongiurare la perdita di posti di lavoro>>.
<<Proprio in questi giorni – aggiunge Simone Leoncini, Coordinatore esecutivo reg. SEL – è in atto la lotta dei lavoratori del Terzo settore contro i tagli e in difesa dell’occupazione. Pensare di destinare eventuali risorse aggiuntive agli oratori è in tali condizioni completamente fuori contesto. Le realtà ecclesiastiche purtroppo stanno certamente meglio di quelle pubbliche>>.