Dal 7 giugno il Museo delle Culture del Mondo ospita gli scatti di dieci artisti del rullino che hanno stravolto e rivalutato il loro modo di fare fotografia, allontanandosi da un'immagine stereotipata per avvicinarsi a un approccio più esistenziale dei soggetti ritratti
Giovedì 7 giugno inaugura a Castello D’Albertis “People and Places”, una mostra fotografica di circa 40 immagini scattate dai partecipanti ai corsi di fotografia di ritratto ambientato e paesaggio sacro tenuti da Clelia Belgrado, che nascono dal progetto “La Ricerca della Visione…” (Vision Quest…), iniziato nel 2010 con la mostra di Douglas Beasley “Sacred Landscape”e la donazione di 11 immagini, che hanno permesso al Museo delle Culture del Mondo di aprire una nuova sezione permanente del museo dedicata al paesaggio sacro nordamericano.
Durante il corsi i partecipanti sono stati invitati a rivedere, rivalutare e stravolgere il loro modo di fare fotografia, a ripensare luoghi, persone e cose fotografandole con un approccio che gradualmente si allontanava dalla visione stereotipata dell’immagine per ricercare nella persona, luogo o cosa l’essenza.
Ognuno dei partecipanti ha rivisitato luoghi, persone e cose nella propria città ed alcuni lo hanno fatto nel viaggio/workshop nelle Badlands (South Dakota), sotto la guida di Douglas Beasley.
Il tema People and Places è affrontato anche attraverso lo sguardo del Capitano D’Albertis, con una piccola selezione di immagini dal suo archivio fotografico, che si inserisce all’interno delle vetrine dell’esposizione, affiancandole, con un evidente displacement temporale, attraverso ritratti e paesaggi di persone e luoghi da lui visitati a cavallo tra ‘800 e ‘900.
I fotografi in mostra sono Paolo Alonsi, Giulia Avvenente, Ettore Chernetich, Flora Geerts, Gianluigi Gurgigno, Carlo Mazza, Antonietta Preziuso, Laura Rossi, Rosanna Sperlinga, Roberta Veruggio.
La mostra resta in esposizione sino al 16 settembre