Una nuova viabilità, una nuova logistica per la raccolta rifiuti e un nuovo dislocamento dei “vespasiani”: il Comune vuole cambiare il volto di piazza Caricamento, una delle principali porte di accesso del turismo in città. L’assessore Dagnino ci illustra in anteprima il progetto: i parcheggi moto non si toccano
Un tempo straripante di carri, animali da soma, merci e mercanti, oggi, piazza Caricamento è quotidianamente affollata di persone, soprattutto turisti, caricati e scaricati dai pullman che raggiungono la nostra città. Un brulicante flusso umano che, spesso, deve fare i conti con la follia del traffico moderno, fatto di ingorghi, soste selvagge, rumore, manovre azzardate e smog. Per restituire una maggiore vivibilità a una delle piazze più belle di Genova, l’amministrazione comunale sta lavorando a un intervento di razionalizzazione degli spazi della parte carrabile, lato ponente.
Ad anticipare a “Era Superba” il progetto, operativo nei prossimi mesi, è l’assessore alla Mobilità, Anna Maria Dagnino: «L’intento principale è quello di fare un po’ di ordine in una delle piazze più trafficate della nostra città: un progetto che stiamo finendo di mettere a punto con la collaborazione di Amiu, presente in loco con un’area importante di raccolta rifiuti».
Il primo nodo da sciogliere per partire con la sistemazione della piazza è legato alla presenza, lato ponente, dei “vespasiani”: «Spesso sono il primo scorcio genovese che si presenta davanti allo sguardo del turista appena sceso dal pullman – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Italo Porcile – la nostra idea è quella di eliminare dalla piazza questo impianto e, per fare ciò, stiamo cercando una locazione alternativa». L’intento sarebbe quello di conservare il servizio, utilizzato e “apprezzato” da moltissimi cittadini e, in quanto gratuito e aperto a tutti, considerabile alla stregua di un presidio di civiltà pubblica: tra le alternative papabili, una struttura di Amiu all’interno della poco distante area del Porto Antico.
A proposito di nettezza urbana, anche l’area adiacente ai servizi igienici, che attualmente ospita dodici cassonetti, verrà riconfigurata: «Con Amiu stiamo lavorando a un mutamento della logistica per la raccolta dei rifiuti in loco – spiega Porcile – e, probabilmente, i bidoni standard oggi in uso saranno sostituiti da altri più capienti, in modo da mantenere i volumi di raccolta, permettendo una diversa razionalizzazione degli spazi della piazza».
Una volta messa a punto la logistica della nettezza urbana, saranno definiti i dettagli del progetto che prevede essenzialmente una diversa organizzazione della sosta dei pullman: i bestioni d’acciaio, che stazionano ogni giorno sotto lo sguardo severo e immobile dell’effige di Raffaele Rubattino, saranno solo un ricordo rumoroso e disordinato: «Predisporremo un’area dedicata davanti al Galata, dove i pullman potranno sostare dopo aver “scaricato” i passeggeri in piazza». Una mezza dozzina di posti che si aggiungeranno ai 14 stalli recentemente predisposti in via di Francia. L’accesso carrabile, quindi, sarà mantenuto, come anche l’assetto logistico del servizio pubblico di trasporto, che non sarà modificato. Nel nuovo disegno, inoltre, l’area riservata ai taxi sarà spostata al centro del piazzale, forse separata dal resto con un nuovo marciapiede, e al posto della collocazione attuale saranno tracciati alcuni stalli merci, preziosissimi per la zona.
In definitiva, al posto del piazzale così come lo vediamo oggi, sarà predisposta una carreggiata che attraverserà ad arco la zona carrabile, abbastanza grande e larga da permettere la percorribilità dei mezzi oversize per il trasporto persone e degli autobus snodati. All’interno di questa “curva” l’area taxi, in parte al posto dello spazio attualmente occupato dai vespasiani. I posteggi moto, argomento scivoloso per l’amministrazione, soprattutto se si pensa alla prossima riorganizzazione della sosta nella zona di piazza Dante, non saranno toccati: «Conosciamo la loro importanza per la zona e, quindi, le aree di sosta dedicate alle due ruote non saranno ridotte» assicura l’amministrazione.
Un progetto, quindi, che sulla carta potrebbe migliorare la vivibilità degli spazi, mantenendo intatta l’anima della piazza e la sua “missione” storica di arrivo e partenza di cose e persone. C’è ovviamente da augurarsi che il disegno che sarà messo a punto sappia tener conto anche di quel margine di elasticità che la vita di una città come Genova necessita e che non è tracciabile a tavolino: bastano pochi minuti trascorsi a Caricamento per capire quanto un certo tipo di caos sia strutturale all’equilibrio mutevole di questo importantissimo spazio urbano. Il fascino autentico di una città come Genova è anche questo.
Nicola Giordanella
Io allargherei la zona radendo al suolo quell’oscenità di palazzo moderno in mezzo. Nel sotterraneo ricavato il parcheggio moto ed un “Diurno”. Sopra un’area mercato con chioschi alberi e bancarelle stabili, stile la Viktualenmarkt di Monaco di Baviera