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Il Movimento Difesa del Cittadino scrive ai Ministri Passera (Trasporti) e Clini (Ambiente) per chiedere l'applicazione del decreto di attuazione per contenere l'inquinamento atmosferico provocato dalle navi ormeggiate nei porti italiani
È notizia di questi giorni il sequestro del Terminal Rinfuse del porto di Genova, a causa dei problemi ambientali legati alla movimentazione del carbone. Quattro persone sono indagate: non avrebbero fatto nulla per ridurre le emissioni delle polveri.
Il Movimento Difesa del Cittadino MDC di Genova, sollecitato dagli abitanti della zona che da anni subiscono il forte inquinamento anche da parte delle navi ferme in porto, ravvisa una mancanza del Governo per non aver emanato il Decreto di attuazione “direttore”, in applicazione della Lg. quadro n. 447/95, per contenere in via amministrativa, l’inquinamento atmosferico provocato dalle navi ormeggiate nei porti quando effettuano le operazioni di carico-scarico delle merci.
E scrive ai Ministri competenti.
Questo il testo della lettera.
Al Ministro dei Trasporti Dott. Corrado Passera
Al Ministro dell’Ambiente Dott. Corrado Clini
ROMA
Genova, 20 dicembre 2011
Oggetto: richiesta di emanazione del Decreto di attuazione “direttore”, in applicazione della Lg. quadro n. 447/95, per contenere in via amministrativa, l’inquinamento atmosferico provocato dalle navi ormeggiate nei porti quando effettuano le operazioni di carico-scarico delle merci.
Stim.mi Ministri,
con riferimento alla richiesta in oggetto la nostra Associazione cortesemente ricorda:
– la Lg. n. 447/95, attualmente corredata da numerosi Decreti di attuazione, compresi i provvedimenti di suddivisione dei territori comunali in “zone”, è stata a suo tempo emanata al fine di contenere entro limiti accettabili i diversi livelli di inquinamento che caratterizzano qualunque attività umana;
– nel caso di specie, l’inquinamento esistente nelle zone portuali, non potendo essere inserito nelle procedure contemplate sui Piani di risanamento, di cui all’art. n. 7 della Lg. 447/95, di fatto rende inefficace l’interessamento dei Sindaci, sterilizza i rilievi tecnici formulati dalle A.R.P.A. e riduce a vaniloquio le risposte provenienti dalle Capitanerie di porto;
– questa conclamata carenza amministrativa, può essere superata favorendo l’installazione da parte dell’ENEL, di alcune postazioni erogatrici di energia elettrica in grado di fornire alle navi un servizio alternativo in loro gruppi elettrogeni, attivati per realizzare le operazioni di carico-scarico delle merci.
p.q.m.
La nostra Associazione ritiene necessario e prezioso un Vostro interessamento al fine di ottenere il Decreto di attuazione richiesto in epigrafe.
Con i migliori ringraziamenti per l’attenzione invio rispettosi saluti.
Il Responsabile di settore
Gian Paolo Bellone