In crescita il traffico merci del Porto di Genova: l'obiettivo sono i 56 milioni di tonnellate di merci "pre-crisi", le previsioni parlano di una chiusura a 53 milioni nel 2011
Il Porto di Genova reagisce allo “sboom” economico e riprende a camminare, il traffico container sale del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso raggiungendo quota 1.380.894 teu. In particolar modo cresce il traffico teu del VTE di Voltri che raggiunge il 15,2% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Nel primo semestre del 2011 il porto di Genova ha movimentato in totale 26,25 milioni di tonnellate di merci. In tutto il 2010 51,9 milioni, quindi la previsione è di crescita rispetto allo scorso anno.
Nel 2006, anno della grande ripresa, i traffici raggiunsero i livelli dei primi anni 70 attestandosi intorno ai 56 milioni di tonnellate di merci: se si confrontano con i numeri attuali ci si può rendere conto della rincorsa che il Porto sta compiendo su se stesso, una corsa che ad oggi sta dando ottimi risultati.
In calo i prodotti petroliferi (-5,5%), complice la situazione libica. Calano anche i passeggeri dei traghetti, addiritura del 17,8% rispetto all’anno scorso. Anche in questo caso la situazione politica del Nord Africa incide sul dato, ma in calo sono anche i passeggeri delle crociere (-5,3%) indice che conferma i problemi dello scalo genovese per quanto riguarda l’imbarco dei passeggeri e la sua spiccata natura commerciale.
Il Porto di Genova è infatti il primo in Italia per traffico merci (il secondo è Trieste, 44 milioni di tonnellate nel 2010) e soltanto il quarto per traffico passeggeri. Dieci anni fa lo scalo genovese aveva il primato anche per le crociere, oggi, pur essendo raddoppiato il numero di imbarchi, ha dovuto cedere il passo a Civitavecchia, Venezia e Napoli il cui traffico passeggeri è aumentato esponenzialmente.