Dopo il tavolo tecnico, gli incontri pubblici e con gli assessori comunali, dal dicembre scorso è calato il silenzio. Le istanze della popolazione non sono state recepite e l’amministrazione prosegue per la sua strada senza un adeguato confronto con il territorio
«Oltre 150 persone si sono ritrovate venerdì sera a Prà per discutere della Fascia di Rispetto. In tempi di disaffezione dalla politica questo è un segnale in controtendenza che andava colto dalle istituzioni. Mentre, invece, non si è presentato nessuno». Così Nicola Montese, rappresentante del Comitato per Prà, racconta la sensazione di profondo abbandono che accomuna gran parte dei cittadini del quartiere. Nonostante il generale scoramento, però, la voglia di partecipazione è sempre alta. «L’assemblea presso la Sala Polivalente di San Rocco è stata l’occasione per confrontarsi con le realtà attive sul territorio, associazioni, comitati, singoli abitanti, allo scopo di studiare le prossime iniziative per far sentire la nostra voce».
Al centro dell’incontro la gestione del progetto di riqualificazione della Fascia di Rispetto, il famoso “Progetto Integrato Prà Marina” (inserito nel P.O.R. Liguria 2007/2009) che ha seriamente rischiato di perdere il finanziamento di circa 15 milioni di euro, a causa di grossolani errori tecnici scoperti in extremis.
«Non abbiamo più avuto notizie dai “non” rappresentanti istituzionali che ci governano – continua Montese – È da dicembre 2012 che attendiamo una comunicazione ufficiale».
Per quanto riguarda il restyling dell’asse viario, sembra che l’amministrazione comunale intenda proseguire con la soluzione progettuale – rivista e corretta in fretta e furia, senza accogliere le istanze della popolazione – che prevede una nuova via Aurelia a 4 corsie (2+2). Il consiglio del Municipio Ponente, al termine dell’animata seduta pubblica del 12 dicembre scorso, ha approvato tale progetto.
«I cittadini, invece, prediligono la vivibilità del quartiere, piuttosto che la viabilità – sottolinea Montese – il Comitato dei Genitori dell’Istituto Comprensivo di Prà, in una manciata di giorni, ha raccolto ben 1840 firme per supportare la proposta degli abitanti».
In sintesi il progetto dei cittadini praesi contempla una viabilità simile a quella odierna (2 corsie) ma trasferita sull’ex sedime ferroviario – quindi allontanata dal centro abitato con la conseguente e positiva diminuzione del traffico veicolare vicino alle case – mentre al posto dell’attuale via Aurelia è prevista una “zona a 30 Km/h” per dare priorità al traffico ciclabile, nella quale le automobili possano circolare, ma con forti limitazioni di velocità.
«Grazie all’aiuto dell’Arch. Daniele Siviero, i comitati hanno studiato una soluzione di maggior dettaglio, più aderente allo spirito con il quale furono richiesti i finanziamenti europei – spiega il Comitato per Prà – inoltre, nel progetto c’è anche l’ipotesi di un’area polisportiva che, unitamente a campo di calcio e piscina, possa completare l’offerta dedicata all’utenza».
La Fascia di Rispetto, nel frattempo, si sta trasformando in un vero e proprio allarme sociale. Oggi, nell’area in cui fino a qualche mese fa si trovavano i famosi 800 mq di terra contenente amianto, fortunatamente rimossi, c’è un accampamento di persone senza dimora che vivono in condizioni disumane.
«Ormai c’è uno scollamento totale tra il territorio e le istituzioni – conclude Nicola Montese del Comitato per Prà – Quest’ultime hanno completamente perso il controllo della situazione. Mi chiedo a cosa servano i Municipi se al loro interno siedono partiti che non hanno più contatti con gli abitanti dei quartieri. Sarebbe più utile poter contare sul contributo di cittadini attivi, comitati e associazioni, forse così i problemi potrebbero essere affrontati con maggiore cognizione di causa».
Matteo Quadrone