Il Comitato per Prà, uscito dal tavolo tecnico che ha studiato la nuova soluzione progettuale, denuncia: «La partecipazione dei cittadini è stata negata. Dovevamo decidere insieme, invece, hanno deciso le solite facce con i soliti modi»
Nell’ottobre scorso la popolazione di Prà ha scoperto che il tanto atteso progetto di riqualificazione della Fascia di Rispetto (Progetto Integrato Prà Marina) rischiava di saltare– e con esso 15 milioni di euro di finanziamento (in gran parte provenienti dall’Unione Europea) – a causa di alcuni evidenti errori tecnici nel progetto, già approvato in tutte le sedi e pronto per l’appalto.
In appena 1 mese e mezzo il piano è stato rivisto e stasera alle ore 20:40 presso il Centro Remiero, la Prà del futuro sarà ufficialmente presentata dal sindaco Marco Doria durante un consiglio municipale straordinario, chiamato ad esprimere il proprio parere in merito alle soluzioni progettuali scelte dell’amministrazione comunale.
Ma già si annuncia una serata movimentata perchè il Comitato per Prà – una delle tante realtà associative da anni impegnata sul territorio – denuncia «Dovevamo decidere insieme ma alla fine hanno deciso solo loro!!!».
«Si è costituito un tavolo tecnico composto da municipio, tecnici, associazioni, comitati di Prà – spiega Mauro Avvenente, presidente del Municipio Ponente – Gli architetti del Comune di Genova sono stati incaricati di preparare un nuovo progetto».
Una corsa contro il tempo per non perdere il finanziamento, visto che il termine ultimo per il completamento delle opere è fissato entro il 31 dicembre 2015.
«A settembre il Comune di Genova ammette che la progettazione dei P.O.R. è a rischio – spiega il Comitato per Prà – Di fronte alla loro manifesta incapacità, abbiamo accettato di formare un tavolo tecnico che doveva: definire un paio di ipotesi progettuali su cui la cittadinanza poteva esprimersi e decidere attraverso un vero percorso partecipato. Una delle ipotesi doveva puntare più sulla vivibilità del quartiere (quindi un restyling dell’Aurelia che preveda solo 2 corsie) piuttosto che sulla viabilità (4 corsie)».
Inoltre, il tavolo tecnico aveva il compito di «Sottoscrivere un protocollo d’intesa che impegnava l’amministrazione comunale su aspetti importanti per il futuro di Pra’ – continua il comitato – quali ad esempio: aumento spazio piscina; da subito pulizia e decoro della Fascia; manutenzione del “verde” previsto a progetto; riqualificazione e messa in sicurezza del Parco Dapelo e della zona a levante Palamare; posizione definitiva su NaveBus; pedonalizzazione di Sapello e semipedonalizzazione di Airaghi; realizzazione di una “Passeggiata” tra Pegli e Voltri».
Di fronte alla decisione di non far decidere la cittadinanza della delegazione, il Comitato per Prà è uscito dal tavolo tecnico.
«Non vogliamo essere complici di chi ci ha usato – conclude il Comitato per Prà – La partecipazione è stata negata. Hanno deciso le solite facce con i soliti modi. Chi ha sbagliato deve pagare!!!».
Matteo Quadrone