«È necessario ed urgente fermare ogni tipo di costruzione non congrua all'interno di questo meraviglioso sito storico», così Ester Quadri del Circolo Nuova Ecologia di Legambiente si rivolge a Marco Doria, affinchè si trovino nuove soluzioni anche per i progettti già approvati
Mentre la discussione sul nuovo Piano Urbanistico Comunale si appresta ad entrare nella fase decisiva, quando l’amministrazione di Palazzo Tursi dovrà tirare le somme tra le proposte dei tecnici e le obiezioni di cittadini e di altri enti (vedi tutti i rilievi mossi dalla Regione Liguria soprattutto in materia di edificazione in aree esondabili e collinari), fuori dai saloni istituzionali diversi nuovi progetti sono già stati approvati o continuano a seguire il loro iter burocratico. Nel frattempo «Il cittadino qualunque, per far sentire la propria voce, arranca fra mille peripezie con sforzi e difficoltà considerevoli – spiega Ester Quadri del Circolo Nuova Ecologia Legambiente – A volte, per ostacolare l’ennesima bruttura su territorio, si devono trovare cavilli legali per opporsi a ciò che la logica e il buon senso fin da subito evidenzierebbero. È mai possibile che per difendere l’unicità di un muretto a secco si devono formulare pagine e pagine di leggi e normative? – si domanda Quadri – Dove è finito il senso della bellezza se per salvaguardarla si deve fare appello a tribunali e avvocati?».
Da tempo, i residenti della Castagna di Quarto stanno combattendo per difendere il proprio quartiere da interventi che, secondo l’associazione ambientalista «Stravolgeranno la bellezza di quel sito storico dove ogni frammento di pietra rappresenta la testimonianza di un passato prezioso e mai più riproducibile. Un’area che si snoda lungo l’antica creuza di Via Romana della Castagna, fra salite e discese, torrenti ed argini di pietra, fra piccole casette a schiera ancora con le persiane di legno e antiche dimore storiche con i loro giardini secolari, muretti a secco ed orti, ulivi, bastioni di pietra, insomma un concentrato di bellezza che qualsiasi Paese al mondo chiederebbe di promuoverlo alla tutela dell’Unesco».
L’Uliveto Murato di Quarto ne rappresenta il simbolo ma, sottolinea Ester Quadri «La salvaguardia di tale bellezza deve essere estesa a tutta l’antica creuza, comprendendo il Parco storico di Villa Quartara; a tutte le abitazioni; ai vari immobili che si affacciano sull’antico percorso, con i loro giardini, parchi, alberi e statue. È necessario ed urgente fermare ogni tipo di costruzione non congrua all’interno di questo meraviglioso sistema storico». Dall’altra parte, però «Molti dei nostri politici non lo hanno assolutamente compreso – continua Quadri – Anzi, continuano a dare il via libera progetti insostenibili che oggi sono fuori dal tempo e, diciamolo, orrendi. In Via Romana della Castagna è stata approvata la ricostruzione di un manufatto industriale (ex Fischer) trasformato ora in immobile residenziale con i suoi piani in più ed un pieno di cemento a carico del quartiere». Per Legambiente, invece, una soluzione migliore sarebbe stata «Recuperare quel manufatto e renderlo testimone di un’archeologia industriale ancora esistente nella zona, magari riadattandolo a un utilizzo sociale e creativo».
Inoltre, soltanto pochi giorni fa «Siamo venuti a conoscenza di un’altra operazione che avrebbe già ricevuto delle autorizzazioni – denuncia Quadri – Si tratta di una piccola casetta, in stato di totale degrado, ubicata all’interno delle antiche mura dell’Uliveto Murato di Quarto. Crediamo, ma il condizionale è d’obbligo perché stiamo cercando di reperire maggiori informazioni, che l’intenzione sia quella di raddoppiarne i volumi, oltre a costruire un’autorimessa interrata che coprirebbe tutto il sedime del fabbricato e una piscina al posto del giardino dove una volta sopravvivevano alberi ad alto fusto».
Quadri, a tal proposito ricorda il caso di Villa Gervasoni, un’antica dimora dove un tempo i pellegrini cercavano ristoro e conforto «Adesso oggetto di ristrutturazione alla beffa di tutti quei cittadini che chiedono cosa e come diventerà».
Il Circolo Nuova Ecologia Legambiente, dunque, si appella al Sindaco Marco Doria, invitandolo a venire di persona nel quartiere, perché «Siamo certi che comprenderebbe la bellezza storica, archeologica, paesaggistica e monumentale della creuza di Via Romana della Castagna, memoria vivente della primitiva Aurelia e patrimonio incomparabile da salvare, ad esempio trovando nuove soluzioni per tutti i progetti previsti e autorizzati, spesso in modo inspiegabile. Infine, lo preghiamo di fermare lo scempio urbanistico ed estetico che il nuovo piano urbanistico permetterà di compiere».
Matteo Quadrone
[foto di Daniele Orlandi]