Raggiunto l'accordo fra Coop 7 (l'impresa che a sue spese realizzerà i lavori) e Commissario per il Fereggiano (il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando); il Municipio Bassa Valbisagno chiede un percorso di urbanistica partecipata
Dopo 13 mesi di attesa, finalmente, almeno una risposta è arrivata: la rampa carrabile alternativa all’antico ponte di accesso a via del Molinetto (alture di Quezzi) – danneggiato dall’alluvione del novembre 2011 – si farà.
Dopo una mozione votata all’unanimità dal Municipio Bassa Valbisagno, pressioni di ogni genere, iniziative promosse direttamente dagli abitanti che hanno inviato lettere e mail alle autorità competenti, la soluzione urbanistica – già individuata sulla carta nell’estate scorsa – verrà messa in pratica.
Ad oggi, però, restano ancora da capire «Quali siano i tempi di realizzo e le modalità, non abbiamo visto neppure il disegno del progetto – spiega il consigliere (Rc-Fds) del Municipio Bassa Valbisagno, Giuseppe Pittaluga – Mentre per un intervento provvisorio, una passerella “salvavita” che avrebbe alleviato le pene subite per mesi e mesi da un centinaio di abitanti, sarebbero stati sufficienti poche migliaia di euro. L’amministrazione comunale, invece, si è dimostrata succube, abdicando al proprio ruolo, più per ragioni di sudditanza politica che di necessità economiche, accettando l’iniziativa dei tecnici della regione e dei privati che effettueranno l’intervento urbanistico».
È di pochi giorni orsono, infatti, la notizia dell’accordo tra Coop 7 (l’impresa che a sue spese si occuperà dei lavori) e Commissario Delegato per il Fereggiano (attività svolta a titolo gratuito dal Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando): via libera all’intervento finalizzato al ripristino dell’accesso carrabile a via del Molinetto tramite la costruzione di una rampa alternativa al ponte «Che carrabile non lo è mai stato – sottolinea Pittaluga – era asservito ai mezzi rurali ed ai motocicli, a velocità limitata, così come tutta la creuza», abbattendo tre magazzini (di cui uno abusivo) e creando un accesso diretto dalla via principale «Esattamente sul ponte della via, in curva – continua il consigliere del municipio – e tagliando a quell’altezza il marciapiede andandosi ad inserire nella creuza sottostante con un dislivello di più di 2 metri».
In pratica una mulattiera storica «Verrà trasformata in carrabile per decreto governativo – denuncia Pittaluga – Va da se che i drenaggi della rampa dovranno esser funzionali almeno alla cascata d’acqua proveniente da tutta via Fontanarossa, che altrimenti si abbatterebbe, ad ogni pioggia, sugli usci delle abitazioni con l’ingresso sulla mulattiera».
La natura pedonale di un percorso «Secondo noi non può essere alienata ad altri interessi, anzi, in prospettiva andrebbe valorizzata», spiega il consigliere del Municipio. Senza dimenticare che l’antico ponte di pietra «Verrà abbandonato al degrado grazie ai furbeschi “vincoli” richiesti dalla precedente amministrazione che, abituata a mischiare le carte, ne ha così impedito l’immediata ricostruzione», aggiunge Pittaluga.
Ma tant’è la soluzione individuata è quella della rampa e bisogna fare buon viso a cattivo gioco. Tuttavia, la volontà espressa e deliberata unanimemente dal Consiglio del Municipio Bassa Valbisagno a favore di un percorso di urbanistica partecipata, dovrebbe ancora lasciare spazio a suggerimenti e punti di vista differenti, garantendo il pluralismo d’opinione dei cittadini interessati.
Si tratta di «Un piccolo percorso, in una piccola area, a proposito di un piccolo intervento – continua Pittaluga – Eppure sarebbe l’unico spiraglio di dignità civica, un tentativo di creare le condizioni minime necessarie perché la comunità torni a considerarsi tale, non un insieme di egoismi consociati in qualche speculazione, ma abitanti che condividono un territorio comune e che su questo si confrontano».
Per procedere in una direzione coerente il Municipio Bassa Valbisagno inviterà il Commissario Delegato a presentare l’iniziativa ai cittadini. «Crediamo che la sede opportuna sia un Consiglio Monotematico Straordinario che venga indetto in orario serale per permettere agli interessati di partecipare – spiega Pittaluga – Nell’impossibilità di un Consiglio si può indire una Commissione “aperta” all’audizione dei residenti coinvolti, su nostro invito e/o su loro richiesta, con tema il Decreto del Commissario».
Ancora non ci sono dati e numeri certi sui tempi e i modi d’intervento «Ma indire questo evento in tempi rapidi non è solo un segno di trasparenza e correttezza, è anche rispettoso del disagio che tutt’ora e nel prossimo futuro le persone dovranno sopportare – conclude il consigliere del municipio – Certo è che i cittadini apprezzerebbero l’iniziativa aumentando l’adesione e la confidenza, ora lacerate da anni di latitanza istituzionale, verso l’amministrazione del territorio. Sarebbe un buon inizio».
Matteo Quadrone