Da oltre un anno è crollato il ponte d'accesso all'antica creuza; gli abitanti, ancora oggi, attendono una soluzione che permetta loro una completa possibilità di movimento
Attendono una risposta da oltre 1 anno, quando, nel novembre 2011, la furia dell’acqua devastò lo storico ponte d’accesso a via del Molinetto, sulle alture di Quezzi, si sono visti prospettare un intervento risolutivo già nell’estate scorsa, ma finora gli abitanti dell’antica creuza rimangono privi della completa possibilità di movimento a causa della presenza di una scalinata in pietra quale unico passaggio pedonale per entrare ed uscire di casa (leggi l’inchiesta di Era Superba).
Per questo si sono attivati con una raccolta firme e hanno spedito una lettera agli indirizzi mail del Sindaco del Comune di Genova, Marco Doria, dell’assessore comunale ai Lavori pubblici, Gianni Crivello e del Presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando.
Inoltre hanno inviato la missiva anche al Prefetto di Genova, Giovanni Balsamo.
L’obiettivo è avviare al più presto il promesso percorso partecipativo in merito al progetto – promosso da Coopsette e Regione Liguria – che prevede la realizzazione di una rampa carrabile alternativa al ponte.
Esigenza ribadita da una mozione approvata dal consiglio del Municipio III Bassa Valbisagno.
L’assessore ai Lavori pubblici, Gianni Crivello, rispondendo ad un’interrogazione a risposta scritta presentata dal consigliere Antonio Bruno (Fds), conferma «È intenzione di questo assessorato garantire la massima partecipazione della collettività interessata in sede ed approvazione dell’intevento».
Di seguito il testo della lettera:
Vorrei evidenziare l’urgenza di una situazione limite nel nostro Comune.
Vivo a Quezzi, in Via del Molinetto.
L’accesso alla Via dove abito è costituito da un Ponte, parzialmente danneggiato dalla piena è interrotto dal 4 novembre 2011, non essendo stato ripristinato l’unica alternativa a questo è una scalinata, non da tutti superabile autonomamente. Come me una 50ntina di famiglie sono state ridotte in condizioni di sentirsi “ostaggio” di una barriera architettonica.
Da un anno oramai la mia qualità abitativa è molto peggiorata:
– non potendo utilizzare neanche i mezzi agricoli per trasportare cose e materiali sino a casa, pur avendo subito danni da riparare e dovendo provvedere a costanti manutenzioni;
– non avendo la sicurezza di un rapido soccorso o di una praticabile fuga in caso di emergenza di qualunque tipo, pur vivendo in una zona a rischio dove l’abbandonar rapidamente la casa è previsto dalle normative;
– non potendo realizzare neanche più il valore originale dell’immobile deficitario oramai di un accesso civilmente accettabile.
Credo sia necessario che le Istituzioni, in primis il Comune di Genova con gli Assessori e i Tecnici responsabili,
chiariscano pubblicamente a me a agli Abitanti delle Vie coinvolte (almeno tre: Via del Mulinetto, Viale Canessa, Via MottaChiusura) quali sono le prospettive reali e i tempi necessari per risolvere questa grave e illegale situazione,
in cui ci troviamo nostro malgrado da troppo tempo.
Come proposto da un Consigliere FdS/RC del Municipio III e recepito pienamente dal Consiglio di Municipio III e dal suo Presidente, non è procrastinabile ulteriormente un percorso di partecipazione urbanistica che preveda la consultazione degli Abitanti e la diffusione delle Informazioni su Intervento e Tempi di realizzo, già previsto in essere per questo periodo.
Grazie dell’attenzione,
in attesa di un positivo riscontro