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Raccolta differenziata: l’esempio di Bogliasco, Sori e Pieve Ligure

Rifiuti organici e residuo secco, separati nelle case dai cittadini, vengono raccolti porta a porta e per le strade spariscono i cassonetti verdi per lasciare spazio a quelli della differenziata


23 Maggio 2012Notizie

Rifiuti raccolta differenziata“Caro Bogliaschino, ti invito a seguire con grande attenzione le nuove regole per la raccolta differenziata. Il riciclo di frazioni ben differenziate non ci costa nulla e se fatto bene, permette al Comune di ricevere danaro dal Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI). Un conferimento sbagliato ci costringe a mandare in discarica l’intero contenuto del cassonetto e questo costa al Comune, a tutti i Bogliaschini e anche a te, 90 euro a tonnellata e 17 euro di ecotassa regionale. Sono soldi sottratti all’assistenza agli anziani, alle scuole, alla manutenzione dei marciapiedi. Grazie per la collaborazione. Il sindaco, Luca Pastorino.”

A marzo i comuni di Bogliasco, Sori e Pieve Ligure hanno dato una svolta decisiva alla politica di gestione dei rifiuti. Sono spariti dalle strade i classici cassonetti verdi della spazzatura e sono rimasti solo quelli per la raccolta differenziata, mentre il rifiuto indifferenziato, che il cittadino deve dividere in frazione organica e secco residuo, viene raccolto porta a porta da una ditta incaricata. Ma che cosa è la frazione organica e che cosa è il secco residuo? Ovviamente il primo compito deve essere informare i cittadini. Ad ognuno di loro è stato consegnato un vademecum da seguire, pena multa salata, per la corretta gestione dei propri rifiuti. Cosa gettare nei contenitori della differenziata e cosa no, come separare nella propria abitazione rifiuti organici e residuo secco e un calendario che ricorda i giorni in cui depositare fuori dalla propria abitazione i sacchetti. A Sori, ad esempio, l’organico viene ritirato il lunedì e venerdì (anche il mercoledì nei mesi estivi) e il secco residuo il mercoledì (anche il sabato nei mesi estivi).

Certo, non sono mancati i problemi. I cittadini si sono lamentati per i ritardi della raccolta e il conseguente accumulo dei sacchetti (qualche volta abbandonati nei giorni sbagliati…). Inoltre, poco tempo fa, sia Amiu che lo stesso Comune di Bogliasco, hanno sporto denuncia contro ignoti per arginare le iniziative di alcuni “furbetti” che, pur di evitarsi l’insopportabile fatica di separare i rifiuti e lasciare i sacchetti sottocasa, preferivano “trasferirsi” nei cassonetti della vicina Genova.

Ma ci sono anche i primi dati, anche se si tratta di anteprime non ufficiali: a due mesi dall’introduzione del sistema porta a porta, la raccolta differenziata a Bogliasco risulterebbe essere superiore all’80%. Si tratterebbe di un risultato eclatante che costringerebbe l’amministrazione genovese a rimboccarsi le maniche. E’ necessario, però, sottolineare anche un aspetto certamente meno positivo, ovvero che (si tratta sempre di dati non ufficiali) l’intera produzione di rifiuti sarebbe diminuita del 40%. Colpa della crisi, le famiglie di Bogliasco producono meno rifiuti? Bisognerebbe andare a chiederlo ai cassonetti di Nervi…

Quest’ultimo punto non farebbe altro che confermare quanto non sia facile dall’oggi al domani rivoluzionare le abitudini delle persone e quanto non bastino le leggi da sole per migliorare la nostra civiltà. I protagonisti di un cambiamento, volenti o nolenti, sono sempre i cittadini.

 

Gabriele Serpe
foto di Daniele Orlandi


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