Oggi la struttura privata (Ferrovie dello Stato) è gestita da un gruppo di volontari ma, senza il supporto delle istituzioni pubbliche oppure il contributo di sponsor privati, è difficile immaginare la sua sopravvivenza
Il Teatro Albatros di Rivarolo, storico punto di riferimento culturale per l’intera Val Polcevera, attraversa una nuova fase di difficoltà economica e si paventa l’ennesimo rischio chiusura.
La storia dell’Albatros inizia oltre cinquant’anni orsono quando aprì i battenti come Dopolavoro per i dipendenti delle Ferrovie dello Stato. Proprio per questo fu battezzato “Il Ferroviario”, mentre in seguito assunse il nome di “Teatro Albatros”.
Dopo esser divenuta una sala teatrale di quartiere, al principio degli anni ’90 i locali di via Roggerone, grazie alla gestione di Totò Miggiano, si trasformarono in un tempio della musica rock alternativa: dal palco dell’Albatros, infatti, transitarono alcuni ottimi gruppi musicali italiani e stranieri.
Nel 2000, però, il teatro venne chiuso per un anno. E già all’epoca si scatenò una mobilitazione unitaria di abitanti, negozianti e comitati. Grazie ad un fondo stanziato dalla Provincia di Genova, l’Albatros fu riportato in vita e la gestione passò per 10 anni al gruppo “Carrogê” che diede molto spazio al teatro dialettale. Infine, a partire dal 2011, un gruppo di volontari gestisce gratuitamente l’Albatros che, dopo un intervento di messa in sicurezza, è stato convertito in cinema.
Ma nonostante tutti gli sforzi, per compiere un decisivo passo in avanti in grado di consentire la sopravvivenza dell’ultimo avamposto culturale di Rivarolo, sarebbe necessario l’aiuto delle istituzioni pubbliche, oppure il supporto di sponsor privati convinti ad investire nel suo rilancio.
Viste le nuove preoccupanti voci che circolano in merito al destino dell’Albatros, i consiglieri di Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Federazione della Sinistra del Municipio Valpolcevera, presentano un’interpellanza in merito.
«Nel corso degli anni si è assistito ad un progressivo impoverimento dei locali adibiti a cinema e teatri a Rivarolo e non solo, con la conseguente perdita di un patrimonio culturale importante per il tessuto sociale – spiega il documento sottoscritto dai consiglieri – l’Albatros è rimasto l’unico Cinema-Teatro presente sul territorio e, pur essendo di proprietà di soggetti privati (Ferrovie dello Stato), riveste un ruolo di rilievo quale ultima struttura dotata di apparecchiature per la proiezione di film a Rivarolo».
L’Albatros rappresenta «Uno dei pochi presidi artistici e culturali dei quartieri di Certosa e Rivarolo e dell’intera collettività della Val Polcevera ed è importante tentare di coadiuvare la programmazione e la funzionalità in generale della struttura», sottolinea l’interpellanza.
Per tutti questi motivi, i consiglieri interpellano Presidente e Giunta del Municipio Valpolcevera «Sulla possibilità di una verifica dell’effettiva volontà dei soggetti titolari della proprietà di chiudere il teatro Albatros; sulle eventuali iniziative già intraprese o da intraprendere per sostenere l’attività dell’Albatros».
Matteo Quadrone