Sono 2000 le firme raccolte contro il progetto di maxi autorimessa (5 piani) presentato alla popolazione a iter approvativo praticamente concluso; la maggiore preoccupazione è legata al rischio idrogeologico
Un “girotondo verde”, dedicato a tutti i bambini che frequentano le scuole e l’asilo di Piazza Solari, per chiedere che il bosco non venga distrutto e sostituito con un silos di 5 piani. È questa l’ultima iniziativa organizzata dal Comitato Protezione Bosco Pelato e Residenti – un folto gruppo di cittadini indipendenti da ogni partito o movimento politico – che da alcuni mesi si batte contro la realizzazione della maxi autorimessa – tramite sbancamento della collina di Bosco Pelato, situata a San Fruttuoso tra piazza Solari, via Amarena e via Savelli – con conseguente cementificazione della zona da parte della Fondazione Contubernio D’Albertis e del Gruppo Gavio.
Oggi pomeriggio (Lunedì 3 giugno) dalle ore 16:00 alle 16:30 i più piccoli sono invitati a partecipare al girotondo: «A ogni bambino verrà dato un palloncino verde del colore del bosco e faremo un girotondo intorno alla piazza tutti insieme – spiega il comitato – Partecipate numerosi all’uscita della scuola o dell’asilo e ditelo ai vostri amici».
L’obiettivo è catalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle criticità che un simile intervento potrebbe generare nel quartiere. Mentre sul piano della comunicazione, metodo e tempistica scelti dalle istituzioni, suscitano perplessità. Come spesso accade, infatti, il confronto con gli abitanti della zona è avvenuto ormai a giochi fatti.
«L’iter approvativo del progetto è stato sviluppato senza informare in alcun modo la cittadinanza – sottolinea il comitato – si è svolta una sola riunione, il 16 gennaio scorso, presso il Municipio Bassa Valbisagno, quando l’intervento è stato illustrato mettendo la popolazione davanti al fatto compiuto. A dire il vero, l’iter progettuale non è del tutto concluso, perché manca ancora il permesso a costruire. Comunque sia, analizzando il progetto presentato, è evidente come parecchi dei pareri positivi siano stati dati in maniera affrettata; a volte senza che tutte le informazioni fossero state fornite al soggetto a cui veniva richiesta l’approvazione».
I cittadini di San Fruttuoso, a spese proprie, hanno commissionato degli studi aggiuntivi a specialisti affermati che «Hanno confermato l’elevato rischio idrogeologico ed ambientale derivante da una tale opera – conclude il comitato – Abbiamo dato mandato ad un avvocato di mandare le nostre obiezioni alle autorità preposte». Le preoccupazioni sono sempre le stesse: rischio idrogeologico; sicurezza degli edifici scolastici e degli edifici limitrofi; ulteriore cementificazione; disagio viario ed aumento dei gas di scarico; sopravvivenza dell’area verde pubblica; inutilità delle opere compensative (ascensore inclinato e campetto da calcio).
Matteo Quadrone