L'iniziativa della Uisp Genova ha l'obiettivo di riportare i bambini a giocare all'aperto, riappropriandosi degli spazi pubblici del quartiere
Riportare lo sport alla sua dimensione originaria, ludica e popolare – questa la filosofia di fondo, da sempre, della Uisp (Unione italiana sport per tutti)– e nel contempo riappropriarsi dei luoghi del quartiere, viverli e conoscerli, semplicemente giocando. È l’obiettivo della “Scuola calcio popolare” per i bambini della scuola elementare Daneo, nel centro storico genovese, partita nell’ottobre 2011.
<<Questo è il terzo anno che organizziamo pomeriggi di doposcuola sportivo per i bambini della Daneo – spiega Fabrizio De Meo, Uisp Genova – in passato abbiamo proposto corsi di danza e svariate attività motorie, oggi la scuola calcio>>. Un progetto che si inserisce all’interno dei Laboratori educativi territoriali – promossi dalla legge 285/1997 (Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza) – realizzati in collaborazione con il Comune di Genova.
<<A partire da questa indicazione, l’interpretazione della Uisp è stata quella di riportare i ragazzi a giocare fuori dalle mura scolastiche, all’aperto, in strada, come si faceva una volta – continua De Meo – infatti le attività della scuola calcio si svolgono nel vicino campetto soprastante la chiesa di San Siro, uno spazio sottoutilizzato che cerchiamo di far rivivere>>.
L’iniziativa rappresenta l’ideale prosecuzione delle attività che, ormai da anni, la Uisp promuove nel centro storico. In particolare occorre menzionare “Olympic Maghreb” , un progetto di inclusione sociale attivo dal 1993, rivolto ai giovani extracomunitari che vivono nei vicoli. L’obiettivo è offrire a tutti l’opportunità di fare sport a costo contenuto. <<La maggioranza dei ragazzi coinvolti proviene dall’area maghrebina – racconta De Meo – le attività sportive principali sono calcio e podismo>>.
Per quanto riguarda invece la scuola Daneo, il progetto si concentra sui piccoli abitanti del centro storico. L’attività di doposcuola è infatti aperta a tutti, non solo agli studenti della Daneo. Per il momento parliamo di una quindicina di bimbi, compresi in una fascia che va dalla 2° alla 5° elementare. <<Ogni pomeriggio dalle 16:30, appena usciti da scuola, fino alle 18:00, i bambini hanno a disposizione due educatori – continua De Meo – Offriamo un’opportunità alle famiglie che per esigenze lavorative hanno bisogno di un supporto anche nelle ore pomeridiane>>.
<<Proviamo ad insegnare a giocare a calcio divertendosi, vivendolo come un gioco – racconta De Meo – l’aggettivo “popolare” accostato alla scuola calcio non richiama solo il basso costo che le famiglie sostengono, ma anche un diverso approccio a questa disciplina sportiva rispetto a quello che solitamente ha visibilità mediatica. Si gioca a calcio, cosa che piace a tutti i bambini e lo si fa senza esasperare l’aspetto agonistico, imparando a rispettare i compagni e gli avversari e, soprattutto, lasciando esprimere i bambini nel loro piacere di giocare, che poi è l’aspetto più importante>>.
Ma il tentativo di riportare i bambini a vivere i luoghi del proprio quartiere, non si limita al centro storico. Infatti, sempre dallo scorso autunno, a Castelletto, in collaborazione con l’associazione sportiva e ricreativa A.A.O. Argento Vivo, la Uisp promuove un corso di “pallastrada” rivolto ai bambini dai 5 agli 8 anni.
<<Il nome pallastrada è evocativo dello sport di cui si parla nel libro “La Compagnia dei Celestini” di Stefano Benni – spiega De Meo – si giocava a pallastrada in campi dal terreno poco agevole, con l’obbligo di non avere scarpe “da gioco”>>. Caratteristiche che davano alla pallastrada un aspetto meno rigido ed agonistico. <<Si tratta di un vero e proprio ritorno alle origini quando si imparava a giocare per strada e le capacità motorie si mettevano alla prova all’aperto>>, conclude De Meo.
In pratica i più piccoli hanno la possibilità di sperimentare tutti i modi possibili – tradizionali ed inventati – per giocare a palla. Il corso si svolge nella palestra di San Nicola il lunedì e venerdì dalle 16,30 alle 17,30. Ma l’obiettivo è quello di sviluppare i giochi anche all’esterno, per fare in modo che le piazze e gli altri spazi pubblici possano essere utilizzati dai bambini per fare sport.
Matteo Quadrone