Aperto da un anno e mezzo, il blog di Antonio Figari racconta i caruggi nei suoi aspetti meno conosciuti: le numerose foto ritraggono campanili, oratori, palle di cannone e antiche iscrizioni
“…il diario di un curioso viaggiatore che si imbatte per caso in misteriose strade, in chiese od oratori che non esistono più e di cui rimangono solo un portale o una iscrizione, o nelle storie fantastiche di fantasmi che si aggirano nel centro storico di Genova“.
Con queste parole il genovese Antonio Figari si presenta ai lettori del suo blog I segreti dei vicoli di Genova, creato nel dicembre 2011 per documentare luoghi più o meno noti, panorami e curiosità del centro storico genovese.
Una passione nata quando era bambino e girava i caruggi con il padre, ad esempio per visitare i sepolcri allestiti il giorno del Venerdì Santo in numerose chiese: «Abito nella zona di Sant’Anna, perciò ogni giorno guardo i vicoli dall’alto. Fin da piccolo ho imparato a conoscere chiese, oratori e palazzi del centro storico, anche i più remoti e meno conosciuti perfino ai genovesi. Conoscenze che ho cercato di trasferire sul blog, che arricchisco con materiale che trovo documentandomi sui libri o girando io stesso per i vicoli, nel tempo che riesco a ritagliarmi oltre il lavoro».
Il blog si pone l’obiettivo di far conoscere a genovesi e turisti gli aspetti “meno battuti” del centro storico, talvolta ignorati dalle guide turistiche istituzionali: «Spesso mi scrivono turisti che visiteranno o hanno visitato la città, soprattutto americani, e da alcuni ho ricevuto ringraziamenti come questo: “Mi hanno detto che i vicoli di Genova sono tutti pericolosi e da evitare, grazie al tuo blog ho potuto invece conoscerli”. Tra gli abitanti dei vicoli, invece, capita ogni tanto che qualcuno mi chieda di andare nella sua casa per fotografare un affresco o una scala antica, ma vi sono anche persone che sul blog hanno scoperto bellezze che avevano sotto gli occhi da sempre ma non avevano mai notato. Un esempio è un signore che abita da molti anni in vico dei Cartai e non si era mai accorto della palla di cannone murata presso la chiesa di San Pietro in Banchi (la foto si trova nel blog alla sezione Pietre parlanti, ndr)».
La passione di Antonio per i vicoli va oltre la scrittura: oltre alle sue visite individuali, che lo hanno portato a ritrarre panorami della città visti dai campanili (le foto sono visibili sulla sezione dedicata), ha partecipato anche ad alcune passeggiate di raccolta fondi per l’Accademia Ligustica. Tra maggio e giugno si sono svolte le prime due visite guidate in collaborazione con l’Associazione Amici dell’Accademia, la prima dedicata a Magnasco e la seconda sul tema Lo straniero e Caffi. In autunno vi saranno probabilmente nuove passeggiate e visite guidate, il cui programma è però ancora da definire.
Marta Traverso