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Il Ministero Università e Ricerca ha pubblicato il bando rivolto a imprese e centri di ricerca, stanziati 655,5 milioni
Da pochi giorni è stato pubblicato sul sito del Ministero Università e Ricerca (MIUR) il bando Smart Cities & Communities and Social Innovation, un’occasione interessante per tutti coloro che vogliono agire da protagonisti nello sviluppo dell’ambiente cittadino dando un contributo concreto al fine di accrescerne la vivibilità.
Il MIUR assegna 655,5 milioni di euro (di cui 170 mln di contributo nella spesa e 485,5 mln per il credito agevolato) a imprese, centri di ricerca, consorzi e società consortili, organismi di ricerca con sedi operative su tutto il territorio nazionale.
E’ ammessa la presentazione di due differenti proposte: le Idee Progettuali e i Progetti di Innovazione sociale.
– Idee progettuali (scadenza bando 9 novembre 2012): devono costituire veri e propri interventi e sviluppare modelli per risolvere problemi di scala urbana e metropolitana negli ambiti individuati dal MIUR: sicurezza del territorio; invecchiamento della società; tecnologie welfare e inclusione; domotica; giustizia; scuola; waste management; tecnologie del mare; salute; trasporti e mobilità terrestre; logistica last-mile; smart grids; architettura sostenibile e materiali; cultura heritage; gestione risorse idriche; cloud computing technologies per smart government.
La partecipazione di università e del sistema pubblico di ricerca deve essere pari almeno al 20%. Possono presentare un progetto al massimo otto proponenti e il costo complessivo deve essere compreso tra i 12 e i 22 milioni di euro. Il termine per il completamento delle attività è il 30 dicembre 2015.
– Progetti di Innovazione sociale (scadenza bando 7 dicembre 2012): idee per risolvere problematiche del territorio urbano, con riferimento alle aree individuate nel bando (vedi sopra). Rivolto ai giovani, saranno destinati ai progetti un totale di 25 milioni(costo massimo singolo progetto 1 milione di euro).
L’augurio è quello di vedere dei risultati concreti e naturalmente di assistere a una partecipazione numerosa: può essere l’occasione di una vera collaborazione tra soggetti diversi; in particolare, sarebbe incoraggiante veder avviarsi il dialogo e lo scambio reciproco di idee e punti di vista tra mondo delle imprese e mondo dell’Università che un po’ ovunque in Italia tendono a indebolirsi giorno dopo giorno. Salvo poi lamentarsi dello status quo.
Michele Archinà
[foto di Daniele Orlandi]