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La chiusura alla cittadinanza delle aree verdi di Villa Gentile e via Chighizola e le richieste di intervento per la salvaguardia della spiaggia e dell'area del depuratore. Abbiamo incontrato Bianca Reggio presidente del Comitato Difesa di Sturla
Com’è cambiata Sturla in questi ultimi decenni, e qual è la percezione generale oggi? Abbiamo incontrato Bianca Reggio presidente in carica del Comitato Difesa di Sturla, un gruppo di cittadini con sede in via Redipuglia e molto attivo nel quartiere levantino da quasi vent’anni. Il loro compito è quello di “ponte” tra l’amministrazione e il quartiere, dialogare con i rappresentanti comunali e intessere una fitta rete di contatti per portare l’attenzione su problematiche che altrimenti verrebbero trascurate.
Il Comitato chiede la riapertura degli spazi verdi di Villa Gentile e di via Chighizola a Vernazzola. Centinaia di firme sono state raccolte in poco tempo: tra i firmatari, residenti e simpatizzanti, che si sono rivolti ai rappresentanti di Municipio IX Levante e Comune di Genova per ottenere l’accesso ai due siti, adesso impossibile. Il problema del giardino di via Chighizola, costruito sopra il solito, discusso, parcheggio interrato, è quello più controverso. Il progetto di edificazione del park, datato 2006, includeva una convenzione fra Comune e impresa appaltatrice e stabiliva un onere di urbanizzazione per la ditta privata: la creazione di un’area adibita a verde pubblico, l’inserimento di arredi urbani e di un percorso pedonale. L’area verde è stata effettivamente allestita come pattuito, tuttavia le condizioni non sono rispettate e alla cittadinanza non è mai stato concesso di usufruire del parco. I 68 box (nel progetto originale erano più del doppio e sono stati ridotti grazie all’impegno del Comitato), edificati come da progetto, sono stati venduti dalla ditta a privati, i quali a loro volta ne hanno affidato la gestione collettivamente ad un amministratore. In base alle disposizioni in vigore, a loro spetta anche la gestione del verde soprastante: anche se il giardino è pronto e arredato a dovere, resterà chiuso finché i proprietari dei silos non troveranno operatori per l’apertura-chiusura e manutenzione del giardino.
Le proteste del Comitato per la Difesa di Sturla sono iniziate nel 2011: dopo due anni, ancora nessuna risposta. Una nota positiva però c’è: il comitato è riuscito ad avere un riscontro dai privati, i quali hanno dato la loro disponibilità a risolvere positivamente la questione. Quando, non è ancora dato saperlo.
Per quanto riguarda il parco di Villa Gentile, invece, la situazione è diversa: si tratta di un giardino pubblico, il cui accesso è sempre stato libero. Le sue sorti sono legate a quelle del complesso sportivo cui è annesso: inizialmente l’impianto –e quindi anche il parco- era gestito dalla società del Comune SportInGenova, che prevedeva l’apertura ininterrotta del giardino, provocando una situazione di grave degrado urbano. Con il passaggio della gestione alla Quadrifoglio srl (concessione ottenuta tramite bando di gara comunale), c’è stato un cambiamento: la società, per arginare degrado e conseguenti polemiche di amministrazione e cittadinanza, ha del tutto interdetto l’accesso allo spazio verde dal giugno 2012. Da qui, la protesta del Comitato, che chiede il rispetto degli accordi originari. Si pensi che il parco prima faceva parte del piano di evacuazione provvisorio del complesso scolastico adiacente, ma a causa della situazione che si è venuta a creare la scuola ha dovuto cambiare il piano e cercare altre zone di evacuazione. Qui, diversamente da via Chiglioza, il Comitato fa riferimento a soggetti pubblici e amministrazioni (dal Municpio, l’assessore all’Ambiente Garotta e Boero, allo Sport), ma le risposte stentano ad arrivare. Così Bianca Reggio: «Finora abbiamo raccolto oltre 700 firme, che aumentano giorno dopo giorno. Ci stiamo rivolgendo ai nostri politici per ottenere gli spazi verdi che ci spettano e di cui Sturla è carente. Siamo riusciti a organizzare piccole manifestazioni per richiamare l’attenzione su queste problematiche, e confidiamo che a breve l’area verde venga restituita alla cittadinanza».
E poi, resta il problema del litorale sturlese: forte l’attenzione per una problematica annosa, che si è trascinata –peggiorando- nel corso degli anni. Le parole della presidente: «La spiaggia di Sturla, la più grande spiaggia libera del Levante, necessita di una particolare tutela: stiamo sollecitando gli uffici competenti affinché realizzino una barriera di difesa a partire dalla sede della Sportiva Sturla e potenzino il molo levante contro le mareggiate che devastano la costa». Inoltre, il Comitato è impegnato nella battaglia per la riqualifica dell’area al di sopra del depuratore di Sturla, per cui propone la realizzazione di spazi giochi per bambini, chiosco per il ristoro, campi da bocce e pista ciclabile. Quest’area è stata affidata tramite concessione demaniale marittima dall’amministrazione comunale alla società Mediterranea delle Acque che, previo regolare pagamento al Comune per il mantenimento della concessione, gestisce la zona in questione. Tuttavia, sono in corso le trattative per la fuoriuscita di Mediterranea delle Acque. La proprietà sarà ritrasferita all’amministrazione, la quale la cederà –tramite regolare gara d’appalto- a privati, che realizzeranno migliorie varie. La situazione è da decenni in fase di stallo, e intanto cresce il degrado. È necessario l’intervento di soggetti privati, dicono dal Comitato, sollecitando l’amministrazione ripetutamente (l’ultima lettera è datata febbraio 2013).
«Nonostante tutto – conclude Bianca Reggio – siamo fiduciosi, e il motivo è semplice: la voce del Comitato (che altro non è che la voce dei residenti) viene ascoltata! Negli anni siamo riusciti a creare un filo diretto con gli amministratori comunali e municipali, e ci siamo fatti conoscere. Nonostante la lentezza burocratica, c’è un rapporto preferenziale, e questo conferma che abbiamo fatto un buon lavoro in questi 18 anni».
Elettra Antognetti
Io sarei interessato ad aprire attività sul depuratore di Genova Sturla.A chi mi devo rivolgere?