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Altrove, incontro con i protagonisti del nuovo teatro della Maddalena

Spente le luci della ribalta, calato il sipario della maxi-inaugurazione, il teatro della Maddalena prosegue con la sua programmazione di alto livello e la ricca offerta di eventi culturali. In serbo alcune sorprese per il 2014


5 Dicembre 2013Notizie

teatro-hops-altrove-d4Lo scorso 13 novembre il Teatro Altrove di Piazzetta Cambiaso, nel cuore della Maddalena, ha riaperto i battenti: dopo una storia travagliata, in due mesi (da settembre a novembre 2013) le associazioni vincitrici del bando per l’assegnazione dei locali sono riuscite a risistemare le sale e aprire la stagione del teatro. Un segnale per il quartiere, dicono. E sembra che la loro strategia li abbia premiati: oltre 400 persone per ognuna delle 5 serate inaugurali ad ingresso gratuito e un calendario di manifestazioni già pronto per i prossimi mesi, fino a febbraio 2014. Dopo il clamore iniziale, adesso l’incognita per il futuro è quella di passare dalla formula inaugurale con eventi gratis a quella a pagamento: in corso una campagna di abbonamenti con formula non nominativa (e quindi utilizzabili da più persone). Il pubblico continuerà a premiare l’Altrove? Ci auguriamo di sì, anche perché l’impegno degli organizzatori è tanto e le sorprese non sono mancate e non mancheranno nemmeno in futuro.

Tanto per cominciare, è cambiato lo spazio. Diversi i locali sfruttati all’interno del teatro: i palchi sono aumentati (uno, piccolo, proprio davanti alla porta di ingresso, dove una volta c’era il bar, per richiamare gente anche da fuori e dare subito un’idea di quel che succede all’interno); il bar si è spostato in un angolo, inserito in una nicchia laterale per sfruttare tutte le superfici; i locali al piano superiore sono stati tutti ristrutturati e anche quelli che non saranno usati per gli spettacoli o per la ristorazione serviranno per le riunioni. Il tutto, nel rispetto delle norme imposte dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e artistici, che controlla l’edificio e che ne tutela la storicità. Queste soluzioni hanno, oltre a una funzione pratica (ospitare tante persone e dare spazio contemporaneamente alle attività delle varie associazioni), anche uno scopo ideale: far capire quel che succede all’interno, trasmettere l’idea di un cantiere nel quale c’è qualcosa in continuo divenire.

Come dice Matteo Casari di Disorder Drama: «Basta solo essere un po’ curiosi, qui dentro qualcosa succede sempre. Non ci si annoia mai». Infatti l’offerta è in continuo aumento: a breve, anche l’arrivo di danze popolari e teatro per ragazzi, con l’obiettivo di non sovrapporsi alla programmazione degli altri teatri cittadini, ma di offrire qualcosa di nuovo. Inoltre, nuova anche la “politica” alla base della rinnovata gestione dell’Altrove: il teatro deve essere una “piazza coperta” nel cuore della Maddalena, un pezzo di quartiere che entra dentro al teatro, come raccontano gli organizzatori. «L’idea -continua Casari- è quella di “essere attraversati”: da abitanti, cittadini, turisti che arrivano qui e vogliono vedere l’edificio, ammirarne la bellezza e osservarne gli affreschi».

teatro-hops-altrove-d5Per il prossimo anno, anche la proposta di inserire l’edificio nella lista dei Rolli genovesi, in modo da essere aperto al pubblico durante i Rolli Days, con eventi e manifestazioni. La nuova politica si evince anche dalle modalità scelte per l’arredamento degli interni: a cura dello studio di architettura grooppo.org (fondato dallo stesso Casari), il design è moderno e “al risparmio”, basato sull’idea di recupero e sull’attenzione per l’ambiente. Il legno della vecchia libreria della sala principale è stato riciclato e usato per il bancone del bar; le luci sono a basso consumo; i lampadari sono fatti di cartoncino; i tavoli con materiali di scarto. «Come si suol dire, “poca spesa tanta resa” -chiosa Casari-. Non costruiamo per l’eternità». La stessa attenzione per l’arredamento e per i materiali è stata posta anche nel cibo: alimenti e bibite sono biologici e rigorosamente a km 0.

Racconta Stefano Kovac che «la persona che ci fornisce la carne ha un allevamento in Val Bisagno e abita a 50 metri da qui, in Vico delle Rose. Abbiamo voluto coinvolgere direttamente gli abitanti del quartiere, sul piano ecologico e sociale. Alcuni all’inizio non erano contenti del nostro insediamento qui: avrebbero preferito che il teatro restasse un posto aperto a tutti, sul modello del Laboratorio Sociale di Vico Papa. Adesso però sembrano soddisfatti». Non a caso, anche il progetto di entrare a breve a far parte del CIV Maddalena e di collaborare con le associazioni come A.Ma., che hanno già dato una mano in funzione della riapertura. Empatia sarà la parola chiave.

Infine, tante novità per il futuro: una crescente integrazione degli eventi proposti dalle varie associazioni, nel segno dell’interartisticità. Così commentano: «Siamo un nodo formato da tante reti riunite in un unico posto, un centro culturale aperto a tutti: il primo a Genova sul modello europeo. È la casa di tutti noi e di quelli che già ci seguivano prima, quando eravamo divisi. Adesso vogliamo continuare a fare, abbiamo tante idee, troppe: vogliamo partecipare a bandi europei per avere più finanziamenti e realizzare i nostri progetti in ambito fotografico, artistico, musicale, teatrale, cinematografico. Vorremmo produrre qui materiale nuovo da mettere poi in circolazione in tutta l’Italia e in Europa. Vogliamo diventare un laboratorio, un aggregatore che inglobi realtà locali, nazionali, internazionali. Abbiamo nove anni di tempo prima della scadenza del nostro mandato: se facciamo vedere che si può fare qui, sarà la testimonianza che si può esportare questa formula in spazi più periferici, o più centrali».

Tra le prossime novità, quella di ospitare Radio Gazzarra all’interno degli spazi dell’Altrove, a collaborare da vicino sia con Disorder Drama per quanto riguarda il panorama musicale (finora, due concerti, Ulrich Schnauss e gli Orchestra of Spheres, che hanno riscosso ampio successo; stasera, invece, Maybe Happy + Three Lakes), sia con le altre associazioni. Da gennaio 2014 non è escluso che la radio inizi a trasmettere proprio dalla Maddalena, con trasmissioni sia audio che video, dj set, salotti di intrattenimento con esperti e personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. Una dimensione ulteriore della web radio, uno spazio in cui potranno confluire ospiti e personaggi interessanti che arrivano a Genova per interviste, scambi, contributi fruibili da tutti.

 

Elettra Antognetti


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