Una stagione ricca di eventi nel teatro del centro storico genovese: si parte con il Luna Park della Scienza, Hamlice e Idiota
Una stagione ricca di eventi per il teatro nel centro storico genovese, in piazza Renato Negri, 4 010 2487011 . Si parte giovedì 20 ottobre e si arriva fino a maggio 2012. Tanti glie venti per i bambini e quelli fuori cartellone. Una stagione nel complesso molto varia, con un occhio attento all’avanguardia. Ecco tutti gli appuntamenti della stagione fino a dicembre 2011.
DA GIOVEDI’ 20 A DOMENICA 30 OTTOBRE
“Il Luna Park della Scienza”
Tre personaggi che sembrano usciti da una pellicola di Charlot inaugurano la Stagione 2011/2012 in una nuova coproduzione con Il Festival della Scienza che quest’anno è dedicato ai 150 anni dell’Unità d’Italia e alle conquiste scientifiche del passato, nell’ottica dell’innovazione e della crescita verso il futuro. Il Luna Park della Scienza, racconta un secolo e mezzo di grandi invenzioni in un’ora di spettacolo, tra macchine teatrali, giochi di ombre, musica e buoni sentimenti. Regia di Emanuele Conte.
Orari: giovedì 20, venerdì 28 e sabato 29 – ore 21 – venerdì 21 e sabato 22 – ore 18 e ore 21
martedì 25 – ore 18 – mercoledì 26 e giovedì 27 – ore 10 e ore 18 – domenica 2330 – ore 16. Biglietti: 20, 21, 22, 28, 29 ore 21 € 18 (giovani fino a 28 anni la sera della prima € 13) – 21, 22, 25, 26, 27 ore 18 € 12; la domenica ore 16 € 10 – abbonati Festival della Scienza € 10 o € 5
MARTEDI’ 1 NOVEMBRE
“BERESHIT – Pep Bou. La Storia più bella del cosmo”
Grande ritorno alla Tosse dello strabiliante mago delle bolle di sapone Pep Bou.
In questo spettacolo Pep, affiancato dallo scienziato e divulgatore Jorge Wagensberg, ci guida in un viaggio “galleggiante” fatto di racconti e bolle di sapone per mostrarci da dove veniamo e predirci dove stiamo andando ricordandoci la bellezza di tutto ciò che ci circonda.
MARTEDI’ 25/MERCOLEDI’ 26 NOVEMBRE
Hamlice-saggio sulla fine di una civiltà
Un teatro estremo che ci inchioda alla scena, prigionieri di celle e corridoi. Elsinore è un moloch, chiede un sacrificio troppo grande ad un Amleto che non riesce, che non vuole più essere Amleto. Fuggire dal palazzo, fuggire a se stessi e trasformarsi, cercare un nuovo spazio, un altro tempo, nuove vesti tra le righe di altri autori fino a giungere nel Paese delle Meraviglie. Lasciarsi prendere per mano da Alice, farsi condurre nel mondo alla rovescia di Carroll, farsi trascinare dai suoi personaggi…perdersi, smarrirsi e poi ritrovarsi. E’ questo “Hamlice”: visione abbacinante e sogno al crepuscolo, uno spettacolo che toglie il terreno sotto i piedi e conduce lo spettatore “altrove”, dove è ancora possibile sottrarsi al proprio ruolo definito. L’origine dello spettacolo è nella realtà di questa compagnia che come un doppio sotterraneo offre una riflessione quotidiana su questo tema. Quello che per altri è teatro -afferma Armando Punzo- per noi, per questi spiriti liberi, è vita negata.
DA MARTEDI’ 13 A DOMENICA 18 DICEMBRE
“Idiota”
La sua ambiguità sociale sta nell’essere lo scemo del villaggio sino ad un certo punto. Parla con noi perché non può farne a meno. Un idiota, che va sull’altalena, mangia, rovista tra i rifiuti e intanto continua a parlare, perché gli piacciono le persone, perché non vuole star solo. Perché siamo i primi che incontra appena sceso dal treno e non sa stare zitto. Ha qualcosa di importante da dirci. Parla di sé e di quelli che ha incontrato. Riscoprire il bambino, “l’idiota”in ciascuno di noi, è lo scopo tanto etico quanto-estetico di Carmen Giordano e del suo duttile collaboratore in uno spettacolo capace di stregare il pubblico. Fremiti, paure e stupore, saggezza e passione, rendono il messaggio mite e puro di questo fraterno Idiota, attuale e universale per segni teatrali e suggestioni emotive: uno dei capolavori della letteratura mondiale felicemente “tradito” da una giovane regista.
SABATO 31 DICEMBRE
“Tarocchi Bazar giocando al Mercante in Fiera”
Scegli una carta, conosci il futuro. Il Papa, la Fortuna, la Luna, l’Appeso, la favola degli arcani, l’uomo che vuole strappare i veli al destino. Storia antica, quella dei tarocchi: fonte di molteplici ispirazioni artistiche, prezioso mezzo di divinazione, ma anche “ingegnoso strumento del diavolo” – li bollò San Bernardino all’inizio del Quattrocento – “per spingere sulle vie del peccato le anime elette che si sono votate a Dio”. Peccato o no, il fascino delle carte è immutato nei secoli e si rinnova anche sul palcoscenico e nella rivisitazione del gioco del “Mercante in Fiera”, che vedrà i 22 arcani maggiori protagonisti assoluti di un percorso immaginario attraverso un labirinto di luoghi e trame da comporre insieme agli spettatori. La sorte assegnerà le carte, rivisitate per l’occasione nei Collages di Tonino Conte, mentre lo spettacolo farà il resto, assegnando punti o penalità, elargendo fortune o mettendo ostacoli alla buona sorte. Come attraverso uno specchio deformante i personaggi dei Tarocchi, vestiti da attori storici e nuovi del Teatro della Tosse, offriranno al pubblico le proprie storie se non per divinare il futuro, almeno per vincere il gioco.