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Via della Misericordia: approvato il progetto box, non solo per i residenti

Il consiglio comunale si divide (5 contrari e ben 10 astenuti) ma da il via libera all'operazione. A far discutere è il debole vincolo di pertinenzialità: dopo 180 giorni dal termine dei lavori i posti auto potranno essere venduti al miglior offerente


21 Marzo 2012Notizie

Approvato dal consiglio comunale fiume di ieri, il progetto per la realizzazione di un parcheggio e annessi servizi nell’area compresa tra via San Vincenzo, salita della Tosse e salita della Misericordia. Quindi il consiglio si divide – con 24 voti favorevoli, 5 contrari e 10 astenuti – ma da il via libera ad un’operazione di cui si discute già da molti anni, in particolare perchè la zona scelta per il silos non sarebbe completamente impermeabilizzata.

Il progetto prevede la costruzione di una struttura di 7 livelli per 33 posti auto, 89 box (16 doppi), 8 locali magazzino, 8 posti moto. Il problema è che quelli che dovrebbero essere box pertinenziali – a favore cioè di residenti ed operatori commerciali del territorio – in realtà sono parcheggi, in pieno centro cittadino, destinati al miglior offerente. Infatti, come prevede la convenzione con i privati che realizzeranno il progetto, dopo 180 giorni dal termine dei lavori (inizialmente, prima del passaggio in Commissione Urbanistica, erano solo 90 giorni), cadranno tutti gli obblighi di pertinenzialità ed i box potranno essere venduti liberamente. Quindi, almeno in via teorica, potrebbero essere acquistati anche da chi abita o lavora in zone della città distanti dall’area del parcheggio.

«Una riduzione del danno», la definisce il consigliere del gruppo misto, Manuela Cappello che ha votato no alla delibera, ma non sufficiente a cambiare il senso dell’operazione. Secondo i contrari infatti questa scelta si pone in netto contrasto con la linea portata avanti dall’amministrazione comunale, ovvero puntare sulla realizzazione di parcheggi d’interscambio per favorire il trasporto pubblico oppure, a maggior ragione in centro città, su posti auto pertinenziali a favore di residenti e commercianti, allo scopo di diminuire il numero di automobili sulle strade.

«Bisogna mettersi d’accordo sulla parola riqualificazione – chiede Cappello – è un luogo comune di tante amministrazioni italiane quello per cui “se un’area è degradata, tanto vale costruirci sopra”. Ma non è con la cementificazione che miglioriamo la qualità di vita dei cittadini, forse bisognerebbe porsi obiettivi più ambiziosi e ripensare alcune scelte».

 

Matteo Quadrone

 


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