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A meno di 10 mesi dall'inaugurazione dello Science Center al Porto Antico è arrivata inaspettata la chiusura dell'attività. A breve saranno annunciate novità per il mese di maggio. Analizziamo le cause del flop
Era stato inaugurato il primo marzo 2013, ai Magazzini del Cotone di Genova. All’epoca era stato salutato benevolmente da tutti (noi di Era Superba ne avevamo parlato qui, e anche sul numero 45 della nostra rivista), soprattutto dalle autorità di Porto Antico S.pA. e dal gruppo Costa Edutainment. Ma a distanza di nemmeno un anno, Wow! Science Center, polo scientifico-culturale del Porto Antico promosso dalla fondazione Edoardo Garrone, è già chiuso, costretto a cedere alle pressioni economiche, alla mancanza di fondi e alla carenza di visitatori, molto inferiori rispetto al previsto.
E la cosa, naturalmente, non rallegra nessuno: uno dei pochi poli culturali a presidiare un’area satura di esercizi commerciali, di ristorazione e uffici amministrativi: poco prima della sua inaugurazione ne avevamo parlato con Alberto Cappato, direttore generale di Porto Antico S.p.A. in una lunga intervista in cui si cercava di capire come l’inaugurazione di Wow! e il concomitante rinnovamento del Museo dell’Antartide potessero cambiare volto a una zona strategica della nostra città.
Chiusi i battenti dopo soli dieci mesi di attività: questo, in sintesi, il bilancio dell’esperienza di Wow!, il museo interattivo voluto da Riccardo Garrone e a lui dedicato che ha contato solo la modica cifra di 40 mila visitatori (32 mila paganti), a fronte dei 300 mila stimati nell’arco di un anno. Numeri che non sono sembrati sufficienti: le cause dell’insuccesso, nonostante il fervore con cui era stato salutato, sono riconducibili alla crisi interna al sistema scolastico cittadino (e italiano), in cui – scarseggiando i fondi – sono stati operati tagli su gite e uscite didattiche: proprio agli alunni e alle scolaresche, infatti, si rivolgeva Wow!.
Inoltre, il format impiegato, da rivisitare in base alla richiesta dei visitatori, non ha funzionato.
«Wow! Genova Science Center è chiuso dall’inizio di gennaio – commenta la Dott.ssa Gardella, portavoce della Fondazione Edoardo Garrone – la motivazione principale della chiusura è la crisi del mercato delle gite scolastiche, le scuole sono infatti uno dei target principali per il centro di divulgazione scientifica dedicato in particolare ai più giovani, una crisi legata ovviamente alla più generale crisi economica e dei consumi. Come dichiarato non molto tempo fa da Antonio Bruzzone, Amministratore Delegato della società Science Expo Center Genova, “I numeri registrati in realtà ci incoraggiano ad andare avanti, ma al tempo stesso ci suggeriscono di affrontare un ripensamento per meglio adeguarci alle esigenze delle scuole e dei visitatori, profondamente mutate negli ultimi anni”».
“Il centro è chiuso per motivi tecnici e riaprirà non appena possibile”, si legge sulla vetrina di Wow!, e il cartello fa ben sperare in una riapertura, non appena arriveranno tempi migliori. Una soluzione transitoria e non permanente, dunque, che tuttavia farà riflettere organizzatori e promotori sulla necessità di ripensare le dinamiche messe in atto finora, per evitare un ulteriore flop. Chissà che in autunno Wow! non torni a meravigliare ragazzi, bambini, famiglie, genovesi e turisti, con nuove mostre e percorsi didattici.
È possibile? Lo chiediamo ad Alberto Cappato, Direttore Generale di Porto Antico S.p.A: «Wow! ha chiuso addirittura a fine 2013. Purtroppo, nonostante l’idea fosse estremamente interessante ed innovativa, la risposta del pubblico non ha rispettato le aspettative degli organizzatori dell’iniziativa. Probabilmente sarebbe stato necessario un maggior investimento in promozione. Va considerato che per iniziative di questo genere i primi due anni di vita sono molto complessi e sono necessari ingenti investimenti. Mostre che cambiano ogni tre mesi necessitano un imponente sforzo in termini di comunicazione. La chiusura di WOW! con la formula attuale è definitiva, ma a brevissimo (primi di maggio) vi saranno novità interessanti relative all’utilizzo degli spazi».
Wow! era stato pensato per inserirsi nel progetto Genova Science Center: promosso dalla Fondazione Garrone, era amministrato dalla società costituita ad hoc nel 2013, la Science Expo Center Genova Srl. Originariamente la sua offerta prevedeva, ogni anno, tre mostre interattive di 4 mesi ciascuna con effetti speciali e riproduzioni in 3D, selezionate tra la migliore produzione internazionale di intrattenimento formativo e presentate per la prima volta in Italia. Lo scopo era quello di educare e divertire, con un marcato intento didattico che si rivolgeva perlopiù ai più giovani (bambini, famiglie, alunni delle scuole primarie e secondarie). Wow! ha trovato spazio all’interno dei Magazzini del Cotone, nel primo modulo, proprio nel complesso che già ospita la Città dei Ragazzi e la Biblioteca De Amicis, allo scopo di creare un continuum con queste realtà. Uno spazio di 1500 mq in cui la divulgazione scientifica fosse un tutt’uno con cultura, esperienza e divertimento. Non a caso lo slogan di Wow! Genova Science Center era proprio “La scienza è uno spettacolo”: non si sarebbe potuta trovare una “dichiarazione di intenti” più esplicita di questa. Anche il nome Wow! non era casuale, bensì scelto per richiamare l’idea di stupore e meraviglia da un lato, e l’aspetto ludico dall’altro. Genova, insomma, sembrava ad ogni effetto la città adatta ad ospitare un’iniziativa del genere, che si inseriva nel solco tracciato negli ultimi dieci anni da un evento scientifico dalla portata internazionale, come il Festival della Scienza, la cui tradizione è ormai ben consolidata.
La presenza costante e duratura di Wow! avrebbe permesso di dare continuità lungo tutto l’anno alla manifestazione temporanea del Festival, contribuendo a fare del Porto Antico un museo a cielo aperto, tra Acquario, Museo dell’Antartide e Science Center, per incentivare il turismo culturale. Non a caso era stato proprio il Festival della Scienza a battezzare anticipatamente gli spazi in cui doveva sorgere Wow!, durante la decima edizione, quella del 2012: nei locali era stata allestita la mostra I giochi di Einstein, e Ginowa, hiar 2492 (Genova, anno 2492).
Ad aprire l’attività dello Science Center, la mostra ‘Brain, the world inside your head’, da marzo a giugno 2013, prodotta da Evergreen Exhibitions e incentrata sugli sviluppi della ricerca scientifica sul cervello: un viaggio all’interno del cervello umano tra allestimenti interattivi e riproduzioni 3D. Successivamente, in autunno era stato il turno di ‘ABISSI – Missione in fondo al mare’, sempre di Evergreen Exhibitions: viaggio in tre stazioni alla scoperta delle profondità dell’oceano. Infine, ‘2050’ dal 16 novembre al 9 febbraio 2014: mostra ideata dal Science Museum di Londra, in cui si cerca di rispondere ad alcune importanti questioni scientifiche e tecnologiche che hanno un effetto determinante sul presente e sul futuro della nostra esistenza.
Inoltre, laboratori per le scuole ed eventi collegati a mostre di arte contemporanea allestite nello stesso periodo a Villa Croce, per rinforzare l’interazione con le varie realtà cittadine, non solo con il Porto Antico. L’obiettivo dichiarato dalla Fondazione Garrone, all’epoca, era arrivare a produrre gli eventi direttamente a Genova, da esportare anche fuori.
Elettra Antognetti