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Convegno nazionalisti, quasi duemila persone al corteo di Anpi e Fiom: «Genova ha respinto questa provocazione»

La contromanifestazione si è svolta senza criticità di rilievo; alla conferenza presenti una cinquantina di militanti. Doria: «Risposta decisa della città»


11 febbraio 2017Notizie > tema caldo

convegno-manifestazione-04In un quartiere, quello di Sturla, totalmente blindato si è svolto oggi il convegno dei Nazionalisti Europei dal titolo “For a Europe of Fatherlands”, ospitato nella sede genovese di Forza Nuova. Fuori la contro-manifestazione organizzata da Anpi e Fiom, che ha richiamato in piazza quasi 2000 persone, che hanno dato via ad un corteo, che, partito da piazza Ragazzi del ’99, ha raggiunto piazza Sturla, presidiandola per diverse ore.

La notizia: Convegno internazionale dei nazionalisti europei a Genova

I timori di scontri e disordini ha fatto propendere Questura e Prefettura per un massiccio schieramento di forze dell’ordine, oltre 300 agenti, che hanno dato vita ad una sorta di “zona rossa” tutto intorno a via Orlando, luogo del convegno.

In piazza il vicesindaco, Stefano Bernini, con la fascia tricolore, e il primo cittadino di Sestri levante, Valentina Ghio. Tante le bandiere “presenti” al corteo, dall’Anpi alla Fiom alla Culmv, da Rifondazione Comunista al Pd, presente anche con il segretario provinciale Alessandro Terrile. «Credo che Genova antifascista abbia risposto positivamente – ha dichiarato il segretario provinciale della Fiom, Bruno Manganaro durante il presidio, come riportato dall’agenzia Dire – intanto fascisti e nazisti si devono riunire in un sottoscala e questa e’ una prima risposta: Genova ha respinto questa provocazione, negando gli spazi. Questo è già un grande risultato». Massimo Bisca, presidente provinciale dell’Anpi, ha voluto sottolineare lo «sdegno rispetto alle presenze oggi, persone condannate nei loro paesi per avere esaltato le SS, partecipato a pestaggi, aver negato l’Olocausto, essere stati xenofobi, razzisti. Idee che sono l’esatto contrario di valori per cui tanti uomini e donne genovesi hanno combattuto e dato la vita»






Mentre alla spicciolata arrivavano in via Orlando i relatori del convegno e i militanti di Forza Nuova (circa una cinquantina), qualche momento di tensione alla contro-manifestazione: alcuni antagonisti, infatti, hanno provato a forzare il blocco della polizia approfittando del passaggio di un’ambulanza, fermati però da una breve carica di alleggerimento delle forze dell’ordine. Non si sono registrati feriti. Poco dopo si è accesso un diverbio tra alcuni manifestanti all’interno del presidio: pochi attimi di contrapposizione tra diverse idee sul come proseguire la giornata, subito “gestiti” dal servizio d’ordine della Fiom, che ha riportato la calma.

Come annunciato, nel pomeriggio è arrivato anche il sindaco Marco Doria, che ha raggiunto la manifestazione in piazza Sturla: «La provocazione contro Genova tentata da qualche decina di neofascisti ha incontrato una risposta decisa – ha dichiarato ai giornalisti, come riportato dall’agenzia Dire – non sono state concesse piazze né spazi pubblici e privati di una città che ha saputo isolare chi istiga all’odio razziale e propaganda ideologie incompatibili con la nostra Costituzione e i suoi valori»

Verso le 17 la manifestazione si scioglie, mentre il Convegno volge alla sua conclusione. La polizia ha mantenuto il presidio fino a sera, per sicurezza, smobilitando la “zona rossa” solo verso l’ora di cena. Non si sono registrati disordini e criticità, e dopo una giornata densa di tensione e timori Genova può tornare alla sua normalità, non meno difficile.


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