Era Superba è il magazine online dedicato alla città di Genova. Notizie, inchieste e interviste, agenda eventi, video e rubriche di approfondimento

  • Home
  • Notizie
  • Approfondimenti
  • Ambiente
  • La città che cambia
  • Interviste
  • Editoriali
  • Seguici
    • Facebook
    • Twitter
    • RSS Feed
    • LinkedIn
    • Youtube

Cornigliano, ex mercato comunale: un nuovo spazio per il quartiere

Il progetto di alcune associazioni del quartiere sembra aver trovato il placet dell’amministrazione. Al vaglio la nuova destinazione d'uso del mercato abbandonato di piazza Monteverdi


16 ottobre 2013Notizie

Mercato Comunale CorniglianoL’ex mercato al coperto di Cornigliano è uno dei tanti luoghi “dimenticati” nel tessuto urbano della nostra città. Chiuso nel 2011 a causa della crisi, che aveva portato alla sopravvivenza di sole tre attività mercatali, l’edificio giace semi-abbandonato in piazza Monteverdi. Il progetto di riqualificazione dello stabile, di cui si parla già da due anni, è entrato ieri in Consiglio comunale attraverso un articolo 54 del consigliere Matteo Campora, che ha interrogato l’assessore Francesco Miceli, con delega al patrimonio, circa il futuro della struttura.

Secondo Campora, infatti, esiste una rete di associazioni cittadine che si starebbe da tempo muovendo per rilevare l’area, cambiandone la destinazione e rendendola un nuovo punto di ritrovo per il quartiere, non proprio ricco di servizi in questo senso. Non più esercizi commerciali, ma un nuovo luogo di aggregazione, con tanto di bar e ludoteca, grazie all’azione, tra gli altri, del comitato residenti, del Circolo Lucani e del neonato civ.

L’amministrazione, dal canto suo, sembra vedere di buon occhio il progetto. «Gli uffici – spiega l’assessore Miceli – hanno già verificato la fattibilità economica dell’operazione. I canoni pagati dai soggetti interessati, infatti, sarebbero sufficienti a coprire le spese di manutenzione straordinaria (principalmente svuotamento degli interni e derattizzazione) e ordinaria (canone di concessione e pagamento delle utenze) della struttura, che si estende per 750 mq. Inoltre, le richieste giunte in questo senso dal Municipio, riguardano un progetto organico di riqualificazione che ben si sposa con le intenzioni politiche di questa amministrazione». A questo punto, si tratta di capire quale sia l’iter migliore per l’assegnazione degli spazi. Da un lato il percorso tradizionale, ma più lungo, di una riprogettazione della destinazione d’uso dell’immobile da parte del Comune che poi passerebbe alla concessione tramite bando ad evidenza pubblica; dall’altro, l’affidamento diretto alle associazioni interessate, secondo le modalità di utilizzo e gestione concordate.

«La seconda strada sarebbe sicuramente la migliore – commenta Campora – perché garantirebbe la gestione dell’area da parte di soggetti radicati nel territorio già da anni».

Mercato Comunale Cornigliano

Mercato Comunale Cornigliano

 

 

 

 

 

 

 

 

Di diverso avviso il presidente del Municipio VI Medio Ponente, Giuseppe Spatola, che punta forte sulla trasparenza degli atti pubblici: «Se il Comune dovesse decidere la nuova destinazione d’uso associativa dell’area e spettasse al Municipio scegliere gli affidatari, allora noi ci affideremmo a un bando con evidenza pubblica. La manifestazione spontanea di interesse da parte di alcune associazioni, infatti, ci ha confermato la nostra convinzione sul futuro dell’ex mercato. Ma la scelta su chi gestirà gli spazi non deve essere condizionata da chi ha suscitato la proposta: ogni soggetto interessato deve avere le stesse possibilità di partecipazione. Naturalmente, altre strade potrebbero aprirsi qualora il Comune deceidesse di agire in autonomia».

Mercato Comunale CorniglianoÈ lo stesso Spatola a ricostruire in maniera più puntuale il percorso che potrebbe condurre alla riqualificazione dell’ex mercato. «Fin dal nostro insediamento ci è stato chiesto, da Comune e Società per Cornigliano, un parere sulla destinazione d’uso dell’area. Dopo aver vagliato una pluralità di ipotesi, compresa quella di un mercato di dimensioni più ridotte con prodotti a chilometro zero – sullo stile, ad esempio, di quanto accaduto al Carmine, ndr – scartate per diverse difficoltà di realizzazione, ci siamo convinti che l’ideale sarebbe destinare la struttura a uso sociale, anche per rispondere a una forte richiesta della cittadinanza in questa direzione. Sarebbe, dunque, necessario che l’ex mercato diventasse formalmente una sede associativa, per garantire ad esempio la copertura della manutenzione ordinaria, ma che mettesse anche disposizione di tutti una serie di spazi da destinare a diversi eventi».

A questo punto interviene la questione economica, come già anticipato dall’assessore Miceli. «I costi più difficili da sostenere – spiega Spatola – non sono tanto quelli riferiti ai canoni comunali, calmierati e non del tutto rispondenti a logiche di mercato, quanto quelli delle utenze e, soprattutto, del riscaldamento. Ma gli studi di fattibilità che abbiamo eseguito finora ci hanno confermato la sostenibilità economica del cambiamento di destinazione d’uso. Se poi la Soprintendenza, al cui benestare sono vincolati alcuni interventi sulla struttura, consentisse una ristrutturazione anche in ottica di risparmio energetico, a lungo termine gli esborsi per i concessionari sarebbero ancora più contenuti».

 

Simone D’Ambrosio


  • associazioni, mercati comunali, quartieri di Genova, riqualificazioni
  • tweet
Potrebbe interessarti anche
  • Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
    Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse
  • L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
    L’ex Mercato del Pesce sarà un centro commerciale? Marina Poletti: “Totale incapacità di programmazione urbanistica”
  • Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
    Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua
  • Vecchia stazione di Pra’, la riconversione è su un binario morto? Lo scontro sui progetti tra comune e municipio
    Vecchia stazione di Pra’, la riconversione è su un binario morto? Lo scontro sui progetti tra comune e municipio
Altri articoli di questa categoria
  • Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
    Ripresa e resilienza? Meno pubblico e più privato. Ma le concessioni balneari non le tocca nessuno
  • Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
    Un anno di corsie ciclabili, ma la guerra per lo spazio urbano non è finita: in che città vogliamo vivere?
  • Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
    Potenza e fragilità della globalizzazione: ciò che svela il blocco di Suez
  • Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei
    Rotta balcanica e le responsabilità europee: intervista a Brando Benifei

Lascia un Commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Leggi anche

Libri

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

The Black Bag, come ripulire il mondo dalle nostre cattive abitudini

Ludovica Squadrilli ci racconta come si possano intrecciare socialità e impegno civico
‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Ascoltami ora’, Maricla Pannocchia e il mondo difficile dei bambini oncologici

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

‘Storie vere di un mondo immaginario’, il viaggio nel tempo e nella Liguria di Dario Vergassola

Editoriali

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Tre anni da Ponte Morandi, ma è come se fosse domani

Cosa è cambiato in questi anni, e cosa è rimasto uguale: decine di viadotti arrivati a fine vita, per i quali "manca solo la data del decesso"
Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Covid e disagio sociale, le zone rosse sono sempre le stesse

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Coronavirus e informazione, quando l’assembramento selvaggio diventa un format

Genova Anno Zero: Ponte Morandi

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Il nuovo Parco del Polcevera e l’inganno della neolingua

Progetto virtuoso o retorica del progresso? A Genova non c’è più spazio per nuovi buchi neri urbanistici
Ne demolissero altri cento

Ne demolissero altri cento

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

Nuovi edifici che crollano. Genova rassegnata al brutto e senza immaginazione

La parte che manca. Il tradimento del ‘patto’ che ha fatto crollare Ponte Morandi. “Noi siamo sempre là sotto”

La parte che manca. Il tradimento del ‘patto’ che ha fatto crollare Ponte Morandi. “Noi siamo sempre là sotto”

Seguici su Twitter e Facebook

Tweets von @"Era Superba"

Archivio Articoli

Era Superba - Copyright © 2021 | Codice ISSN 2281-471X
  • Contatti
  • Redazione
  • Privacy
  • Archivio Rivista