La scelta spetta alla Marina Militare ma le istituzioni locali devono impegnarsi affinché Genova non perda anche quest'eccellenza. Le ipotesi in campo sono due: l'area delle ex lavanderie industriali adiacente ai Magazzini del Cotone ed il futuro villaggio tecnologico degli Erzelli
L’Istituto Idrografico della Marina, l’Organo Cartografico dello Stato designato alla produzione della documentazione nautica ufficiale nazionale, ospitato da 140 anni (la ricorrenza sarà il prossimo 26 dicembre) al Forte San Giorgio, è alla ricerca di una nuova sede. L’edificio in cui si trova attualmente,infatti, non garantisce più i requisiti necessari a un moderno stabilimento di lavoro, con immediate conseguenze proprio sul suo funzionamento.
Ieri in consiglio regionale, Lorenzo Pellerano, consigliere della Lista Biasotti, ha presentato un’interrogazione a risposta immediata a Claudio Burlando, presidente della Regione Liguria, per conoscere quali iniziative intenda assumere la Giunta per salvaguardare la presenza a Genova dell’Istituto Idrografico della Marina Militare e per individuare un sito adeguato per la nuova sede.
L’I.I.M., un organo unico nel suo genere in Italia, conduce il rilievo sistematico dei mari italiani avvalendosi di navi idro-oceanografiche della Marina Militare appositamente attrezzate e di proprie spedizioni, valorizza e controlla i dati raccolti per organizzarli e finalizzarli alla produzione della cartografia e documentazione nautica, sia tradizionale sia in formato elettronico, e cura la diffusione delle informazioni nautiche in ambito nazionale e internazionale, per garantire la sicurezza della navigazione.
Il presidente Burlando, pur sottolineando il lavoro che la Regione sta affrontando per trovare una soluzione alternativa al Forte, ha precisato che l’ultima decisione spetta alla Marina Militare stessa, che dovrà considerare la nuova collocazione dell’Istituto anche in base ai proventi derivanti dalla vendita di alcuni immobili di sua proprietà a Genova.
Le ipotesi in campo sono sostanzialmente due: il futuro villaggio tecnologico degli Erzelli e l’area delle ex lavanderie industriali adiacente ai Magazzini del Cotone. «Entrambe le soluzioni consentirebbero interessanti sinergie – sottolineaPellerano – l’importante è individuare velocemente un’alternativa».
Agli Erzelli, dove sorgerà l’agognato polo tecnologico con aziende del settore, l’Università di Ingegneria, l’Istituto Idrografico potrebbe trovare una collocazione adeguata. «La Marina Militare dispone anche dell’Utnav – sottolinea il consigliere della Lista Biasotti – un organo che si occupa di progettazione navale. Quindi il collegamento con Ingeneria e la vicinanza con Fincantieri potrebbero permettere di realizzare sulla collina degli Erzelli un polo nautico di valore europeo dove formazione, ricerca e progettazione procedano di pari passo».
L’altra soluzione è un’area adiacente ai Magazzini del Cotone, le ex lavanderie industriali: un’ipotesi che, spiega Pellerano «Oltre a essere stata accolta positivamente dalle rsu dell’Istituto, non solo consentirebbe positive sinergie con la Capitaneria di Porto e una maggiore vicinanza al porto e alle navi dell’ente, ma anche la possibilità di valorizzare e far conoscere alla città e ai visitatori del Porto Antico il patrimonio di tecnica e cultura che l’Istituto e la sua biblioteca custodiscono».
«Il presidente Burlando ha risposto che dai colloqui avuti con la Marina Militare sembrerebbe che quest’ultima propenda per l’ipotesi Erzelli – continua Pellerano – Certo però sono necessarie alcune valutazioni di carattere economico, perchè questa soluzione appare particolarmente costosa».
La Marina però dispone di alcuni immobili in città, in particolare a Punta Vagno e dalla dismissione di queste proprietà ricaverà le risorse economiche necessarie per trovare una nuova collocazione per l’Istituto Idrografico della Marina.
«Mi auguro che l’intento di preservare un’eccellenza del nostro territorio come l’Istituto idrografico della Marina non sia solo una volontà della Regione Liguria, ma anche del nuovo sindaco di Genova – sottolinea Pellerano – è fondamentale unire le forze per difendere le nostre competenze e salvaguardare il valore occupazionale che questo ente rappresenta. Per questo confido anche nella volontà del presidente dell’Autorità portuale, Luigi Merlo, di preservare l’Istituto trovando un accordo con gli altri enti».
«Dopo l’open day del 21 giugno al Forte San Giorgio – conclude il consigliere Pellerano – organizzato dall’Istituto per la giornata mondiale dell’idrografia, il prossimo 26 dicembre ricorrerà il 140esimo anniversario dell’Istituto Idrografico della Marina a Genova: credo che questa ricorrenza meriterebbe di essere celebrata proprio con l’individuazione di una nuova sede per l’Istituto, attraverso un accordo unanime tra tutti gli enti locali interessati, Regione, Comune e Autorità portuale. So che il direttore dell’Istituto idrografico, ammiraglio Liaci, e tutta la Marina, sono molto sensibili alla permanenza a Genova dell’ente: si tratta ora di riunirsi attorno a un tavolo e individuare la soluzione migliore».
Matteo Quadrone