Il protagonista Aram Kian racconta con ironia, incanto e tragedia la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le cosiddette “seconde generazioni”. Venerdì 24 e sabato 25 gennaio
Venerdì 24 e sabato 25 gennaio al teatro Altrove della Maddalena va in scena lo spettacolo Mi chiamo Aram e sono italiano uno spettacolo che racconta con ironia, incanto e tragedia la storia dei nuovi italiani, i figli degli immigrati, le cosiddette “seconde generazioni”.
Una produzione del Teatro Regionale Alessandrino, scritta a quattro mani dal regista Gabriele Vacis e dal protagonista e principale ispiratore dell’opera, Aram Kian, 39 anni, nato a Roma da padre iraniano e madre italiana, cresciuto in una cittadina del profondo nord italiano, Busto Arsizio, si è diplomato alla Civica scuola d’arte drammatica Paolo Grassi nel 1996.
Il testo offre uno spunto interessante per riflettere sulle condizioni dei ragazzi nati e cresciuti in Italia, quindi di fatto italiani, che ancora si trovano a dover fare i conti con pregiudizi infondati, ripetute diffidenze e atteggiamenti razzisti, un’esistenza in bilico fra diverse identità culturali che spesso si contrappongono ma che in realtà sono un’enorme fonte di arricchimento.
Una classica infanzia degli anni Ottanta, vissuta nella periferia industriale di una grande città del Nord, fra tegolini del Mulino Bianco e compagni di scuola strafottenti; una banale adolescenza anni Novanta, condita di musica grunge, cortei studenteschi e serate in discoteca; una comune giovinezza a cavallo del nuovo secolo, fatta di inconcludenti anni universitari e lavoro che non si trova. Ritratto tipico di un trentenne italiano. Solo che, quando il trentenne in questione si chiama Aram e ha un padre iraniano, le cose si complicano un po’… “Io sono uno di quelli che si riempiono lo zainetto di esplosivo e fanno saltare la metropolitana di Londra… Se uno alto, biondo venisse qui a dirti: ho lo zainetto pieno di bombe… tu ti metteresti a ridere, no?… Ma se te lo dico io? Un brivido ti viene, no? Solo perché sono basso e nero. Che poi non sono neanche tanto nero, al limite un po’ olivastro…”
Storie da Synagosyty. Di Gabriele Vacis e Aram Kian
Con Aram Kian
Regia: Gabriele Vacis
Scenofonia: Roberto Tarasco
Produzione Nidodiragno Cooperativa CMC-Sanremo e
Teatro Regionale Alessandrino
Inizio ore 21, biglietti 10€ / ridotti 8€.