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Comune e Regione concordano sulla necessità di ridurre i volumi; ma 50 appartamenti sono comunque troppo impattanti per il contesto
C’è la volontà di rivedere il progetto ma sull’eventuale nuova soluzione le idee sono ancora confuse. Ci riferiamo al contestato intervento edilizio previsto a Begato – tra via Maritano e via Ortigara – che nei mesi scorsi, a causa della sua invasività, aveva suscitato le vibranti polemiche di residenti e Municipio Valpolcevera.
L’assessore regionale Giovanni Boitano (Politiche abitative, Edilizia, Lavori pubblici), rispondendo ad un’interrogazione presentata dal consigliere Lorenzo Pellerano (Lista Biasotti), ha annunciato che il progetto sarà rivisto al ribasso, con una diminuzione degli alloggi (come già era stato ipotizzato) e soprattutto delle volumetrie sviluppate in altezza.
«L’opera secondo noi va realizzata – spiega Boitano – e non ce la sentiamo di rinunciare a questo intervento, così come non se la sente il Comune di Genova. Pensiamo tutti che l’intervento debba essere rivisto. La Giunta comunale, già nella seduta del 31 gennaio, ha deciso di rivedere il progetto. Da 67 alloggi scenderemo ad una cinquantina. È stato affidato ai tecnici l’incarico di studiare una costruzione con una disposizione diversa, probabilmente suddivisa in due strutture».
La Regione Liguria contribuisce alla nuova edificazione con un finanziamento di circa 2 milioni e mezzo di euro. «Quando, invece, si potrebbero utilizzare queste risorse per ristrutturare i numerosi immobili sfitti sparsi per la città – spiega Pellerano – e recuperare gli altrettanto numerosi alloggi che versano in condizioni fatiscenti, al fine di una loro assegnazione alle persone in attesa di una casa popolare (oltre 4000 nell’ultima graduatoria)». Il Comune mette sul piatto la bellezza di quasi 6 milioni di euro.
«Occorre modificare il progetto confrontandosi con gli abitanti – continua Pellerano – i quali, a priori, non sono contrari a qualsiasi intervento, ma semplicemente chiedono di non deturpare la zona con una nuova colata di cemento». Secondo il consigliere regionale, in questo modo «Sarebbe possibile stornare delle risorse da indirizzare verso altre opere di manutenzione degli alloggi pubblici che consentirebbero di dare una risposta immediata all’esigenza abitativa».
Pellerano accoglie positivamente la disponibilità dell’assessore Boitano ma sottolinea «Forse tra Regione e Comune si è generato un equivoco: la riduzione a 50 appartamenti non basta. In questo contesto una trentina di appartamenti sarebbero più che sufficienti».
La II Commissione (Bilancio, Assetto del Territorio, Sviluppo Economico, Tutela Ambiente) del Municipio Valpolcevera – già nel parere del 19 ottobre 2012 – aveva bocciato l’ipotesi di riduzione da 67 a 55 alloggi considerandola comunque troppo impattante. Inoltre affermava: «È necessario un riesame del progetto edilizio cui segua un suo ulteriore ridimensionamento nei volumi e nelle dimensioni, soprattutto in sviluppo verticale, in modo da realizzare un’opera di altezza non eccedente i volumi di altezza del precedente edificio già demolito riprendendo lo sky line di tale costruzione (32 alloggi)».
Il comitato di cittadini, da parte sua, è parecchio perplesso «Ancora non è chiaro quale sarà la nuova soluzione architettonica. Abbiamo chiesto lumi al Comune ma finora senza ottenere risposta».
Il timore è che – fingendo di venire incontro alle esigenze degli abitanti – nella realtà delle cose tutto resti così com’è.
Matteo Quadrone