Un negozio basato sullo scambio di oggetti e non sulla compravendita, è l'iniziativa di alcuni ragazzi di Bolzano che hanno scelto di puntare sulla decrescita economica
Si è mai visto un negozio nel centro città, aperto e in piena attività, che in vetrina non ha nulla da vendere? Un negozio dove non serve il denaro per “comprare”? A Bolzano hanno avuto un’idea niente male, il primo negozio che scambia e regala senza vendere nulla… Sabato scorso ha infatti inaugurato “Passamano“, dove nessun oggetto in esposizione richiede un pagamento in denaro per essere portato a casa e chiunque può mettere a disposizione qualcosa di proprio che non utilizza più. Nessuna banconota, salvo la possibilità di lasciare offerte volontarie per il pagamento delle spese della struttura (affitto e bollette).
“Passamano” è gestito da volontari, nessuno di loro riceve compenso. L’idea nasce dal movimento internazionale “Transition Town” fondato dall’inglese Rob Hopkins che si pone come obiettivo finale quello di proporre soluzioni creative per rifiutare la logica della compravendita e proporre un’alternativa al consumismo e allo spreco.
In un periodo difficile per l’economia occidentale, dove teorie come quelle della “decrescita serena” di Serge Latouche trovano sempre maggiori consensi fra economisti e intellettuali di tutto il mondo, l’iniziativa dei ragazzi di Bolzano si pone come esperimento interessante e provocatorio. I bolzanini più maligni commentano sul web “non durerà più di qualche mese”, eppure la notizia sta facendo il giro dell’Italia e attira curiosi e idealisti da ogni parte dello Stivale.
Non si tratta di vero e proprio baratto, perché chi prende un oggetto da “Passamano” non è obbligato a cederne uno in cambio. Certo, se tutti prendono e nessuno porta, il gioco finisce subito… Per questo il destino dell’iniziativa è in mano alle persone, ai clienti, ai partecipanti in qualsiasi modo li si voglia chiamare.
Oltre a porsi come punto di riferimento per lo scambio di oggetti a costo zero, il “non negozio” di Bolzano vuole essere anche un laboratorio condiviso con chiunque volesse dare il proprio contributo in termini di tempo, disponibilità e collaborazione. Per questo “Passamano” mette a disposizione una biblioteca con sala riunioni da 30 posti a sedere e proiettore per serate e incontri tematici. Obiettivo dichiarato, infatti, è quello di diventare vero e proprio info point su temi come consumo consapevole, riciclo e riutilizzo, eco villaggi, animalismo, cucina vegetariana e vegana, turismo responsabile e diritti umani… oltre, ovviamente, a fornire informazioni e approfondimenti sulla teoria economica della decrescita e sul movimento Transition Town.
Aggiornamento, 15 giugno 2012: Il giocattolo sembra già mostrare qualche crepa, purtroppo. Riceviamo la nota di “Transition Bolzano“, il gruppo animatore del progetto “Passamano” comunica infatti di aver preso le distanze dall’attività svolta nel negozio di via Rovigo 22 in quel di Bolzano: «Noi ideatori e fondatori del progetto Passamano comunichiamo che le attività che si svolgono nel negozio messo a nostra disposizione in via Rovigo a Bolzano non rappresentano più i principi dell’iniziativa originaria. Il proprietario del negozio, infatti, ha spontaneamente cambiato le regole principali, prendendo il controllo esclusivo nella gestione del progetto e di fatto escludendo contemporaneamente gli altri fondatori e gran parte dei partecipanti. Il progetto nasce all’interno del gruppo informale “Transition Bolzano” con l’intenzione di portare avanti principi tesi alla creazione di una città più partecipativa, sostenibile e resistente alle crisi. […] Ora su alcuni oggetti scelti vengono concordate le offerte, riproponendo così schemi comuni di mercato che sono legati esclusivamente al denaro[…]»
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