Il nostro tasso di affollamento è del 142,5 per cento: ci sono 140 detenuti ogni 100 posti; la media Ue si ferma al 99,6 per cento. Tra le regioni italiane la maglia nera spetta alla Liguria con il 176,8 per cento
L’Osservatorio sulle condizioni di detenzione di Antigone nasce nel 1998 e, da allora ad oggi, ogni anno il ministero della Giustizia ha rinnovato l’autorizzazione a visitare tutti gli istituti di pena presenti sul territorio nazionale.
Ieri Antigone ha presentato il IX rapporto sulle condizioni di detenzione intitolato “Senza dignità”. Ebbene, l’Italia si aggiudica un triste primato: in Europa non esiste un paese con le prigioni piu’ sovraffollate delle nostre. Il tasso di affollamento è del 142,5 per cento: ci sono 140 detenuti ogni 100 posti. Un dato molto sopra la media Ue che si ferma al 99,6 per cento.
Le regioni più affollate sono Liguria (176,8%), Puglia (176,5%) e Veneto (164,1%). Le meno affollate Abruzzo (121,8%), Sardegna (105,5%) e Basilicata (103%). A seguire la lista degli istituti più sovraffollati al 30/06/2012.
Nel frattempo non c’è accordo nemmeno sulla capienza regolamentare complessiva: a fine ottobre si parlava di 46.795 posti, ma solo due mesi prima di 45.568 posti. «Da agosto il numero degli istituti è rimasto lo stesso, ma in Calabria ci sarebbero 263 posti in più, in Umbria 196 e in Lombardia addirittura 661 in più – sottolinea Antigone – se anche la capienza fosse cresciuta di 2.722 posti in tutto, come affermato dal Dap, sarebbe comunque un risultato modesto, enormemente al di sotto dei posti promessi dal piano carceri».
La prima stesura del piano prevedeva infatti 17 mila nuovi posti entro il 2012, divenuti poi 11 mila entro il 2013 «Molti dei quali fanno capo a carceri in via di costruzione da oltre un decennio, che con il piano non hanno niente a che vedere – precisa Antigone – Non si parla più di 11 nuovi istituti ma di 4 e il numero dei padiglioni si riduce a 17. Si contano 228 milioni di euro in meno rispetto a quelli previsti».
Le carceri sono sovraffollate nonostante il costante calo degli ingressi: nel primo semestre del 2012 sono stati 32.625 e le previsioni a fine anno parlano di meno di 70 mila ingressi «Un dato praticamente senza precedenti – sottolinea Antigone – Ma questo non per merito dell’intervento del governo sul fenomeno delle “porte girevoli”. È infatti un trend che ha radici più lontane: rispetto all’anno precedente gli ingressi nel 2009 sono diminuiti del 5,1 per cento. Nel 2010 del 3,9 per cento. Nel 2011, prima del decreto-legge sulle “porte girevoli”, del 9 per cento. Nel primo semestre del 2012 questa tendenza subisce una ulteriore accelerazione (-18,5 per cento)».
Nell’ambito del suo nono rapporto, Antigone presenta anche l’iniziativa “Inside carceri” il primo web-doc/inchiesta realizzato in Italia, un viaggio in 25 istituti di pena italiani (tra cui Genova Marassi), composto da video, audio, immagini, infografiche. Realizzato insieme al service giornalistico “Next New Media”, e’ disponibile gratuitamente all’indirizzo http://www.insidecarceri.it/. Tutti i materiali (32 video, 2 audiogallery, 3 infografiche, 177 immagini, oltre 20 schede di testo) sono anche scaricabili e utilizzabili, attraverso Flickr, YouTube e Vimeo, da chiunque sia interessato a stimolare il dibattito sul problema carceri (con obbligo di citazione della fonte e divieto di modificare immagini e servizi).