L'inaugurazione di un supermercato proprio davanti ai banchi di quello che sarebbe dovuto diventare già da diverso tempo il mercato coperto del quartiere, è vissuta come una beffa dai commercianti di Sarzano. Siamo davanti al collasso del quartiere, tuona il presidente del Civ
Con i lavori del mercato coperto fermi da mesi, una serie di locali sfitti che non trovano acquirenti, il proliferare di cartelli “vendesi”/”affittasi” e la piazza Sarzano ormai ridotta a parcheggio, l’unica novità per questa zona del Centro Storico è l’inaugurazione dell’ennesimo discount alimentare, proprio a pochi passi dalla struttura di quello che sarebbe già dovuto diventare il nuovo mercato coperto, il volano per il rilancio del quartiere. Emblema di questa situazione non facile è la piccola piazza Ninfeo, all’incrocio con via della Fava Greca, il cui progetto di recupero, terminato tra il 2007 e il 2008, prevedeva un centro di aggregazione con negozi e luoghi di ritrovo, una sorta di grande cavedio a disposizione degli abitanti del quartiere e dei visitatori. Purtroppo però a distanza di cinque anni le cose non sono andate esattamente così.
Siamo andati a parlare con chi nella zona di Sarzano vive e lavora e abbiamo riscontrato un’esasperazione e una frustrazione tale da non poter passare inosservata. Emblematiche le dichiarazioni di Barbara, responsabile della ludoteca Bim Bum Bam di Piazza Ninfeo, che ci ha rivelato: «Qui è difficile organizzare attività ludiche e eventi aperti a tutti perché mi rendo conto che c’è sempre una certa reticenza da parte dei residenti. Ad esempio, io stessa con le mie iniziative rivolte ai bambini spesso mi scontro con le polemiche e gli insulti di chi abita qui in Piazza Ninfeo. Io lavoro qui da 3 anni e mezzo e il restyling della Piazza era già avvenuto: risale a circa 5 anni fa ed era stato pensato allo scopo di rendere questa zona più attiva e di farne un centro commerciale, solo che adesso –a distanza di anni- qui ci sono solo io con Bim Bum Bam, un asilo nido e il circolo arci “Superba 1985”, niente di più. In Piazza ci sono appartamenti e condomini, e sotto a questi dei fondi e dei locali che restano sfitti da sempre ma che potrebbero tranquillamente essere adibiti a negozi, o anche ad uffici, vista la centralità della zona e l’eleganza degli edifici.
Solo che sembra che a nessuno interessi questo stallo: perché le amministrazioni non promuovono la zona? Anziché fare ciò e cercare un’apertura all’esterno, le misure che hanno intrapreso sono state attivare le famose telecamere, chiudere Piazza Sarzano e chiudere anche la Piazzetta Ninfeo, il cui accesso è oggi delimitato da un cancello aperto in orario 8-20 (stessa strategia adottata anche nel vicino Passo delle Murette, subito dietro Piazza Ninfeo, anch’esso chiuso da un cancello e inaccessibile per chi non risiede qui, n.d.r.). Si tratta di una scelta dei condomini, i quali erano intimoriti da eventuali incursioni di vandali, visto che anni fa la zona era mal frequentata. Tuttavia, il cancello –pur chiuso- è rotto da oltre un anno e io stessa, quando mi capita di restare al lavoro fino a sera tardi, non ho mai percepito situazioni di pericolo e non ho mai visto entrare nessuno di sospetto. Anzi, non ho mai visto entrare proprio nessuno: l’eccessiva chiusura qui porta al collasso del quartiere su se stesso e bisogna arginare questa situazione. Io ci sto provando, organizzando ad esempio un centro estivo per bambini, che partirà quest’estate, dal 17 giugno, e cui possono aderire tutti i bambini tra i 5 e i 14 anni. Però è demoralizzante lavorare in queste condizioni. Ad esempio, qui in zona ci sono anche dei siti di interesse storico e reperti archeologici, ma pure i turisti scarseggiano perché non conoscono questa zona, poco promossa. Mi auguro che l’apertura del mercato inneschi un circolo virtuoso e richiami persone. C’è solo un evento di segno opposto e che sembra contraddire quanto detto finora: proprio pochi giorni fa mi è capitato di vedere l’imminente inaugurazione –prevista per il 4 giugno 2013- di un nuovo discount, Doro, proprio davanti ai banchi del futuro mercato. Che sia il primo segno di ripresa?».
Sulla stessa linea il commento di Massimo Cudillo presidente del CIV di Piazza Sarzano: «Ancora di recente ci sono stati ulteriori rallentamenti sull’inaugurazione del mercato coperto dovuti alla questione delle telecamere: nella piazza sono state inserite telecamere che impediscono l’accesso ai non residenti e la zona è stata chiusa ad auto e moto, divenendo “a traffico limitato”. Questo ha incontrato le polemiche di molti e crea non pochi problemi al commercio della zona. Se da un lato le telecamere contribuiscono a rendere questa partedel Centro Storico più calma e vivibile, dall’altro boicottano i commerci e dissuadono chi non è residente dal venire appositamente a fare acquisti in Piazza Sarzano e Via di Ravecca. Tra l’altro, le vetture sono costrette a fermarsi sopra alla salita che porta a Carignano, in Via Ravasco, e ciò crea un bel disagio a chi volesse venire a fare acquisti qui: con le borse della spesa, ad esempio, il percorso non è agevole. Noi del CIV abbiamo provato a interagire con i responsabili municipali per arginare questa problematica e aprire la zona anche all’esterno, ma ad ora non ci sono risposte definitive. Questo problema resta poco sentito per gli amministratori e per una parte dei residenti –che preferiscono la chiusura del luogo-, ma in futuro la situazione rischia di degenerare e portare alla morte del quartiere. Già ora la bellissima Piazza Sarzano è poco più di un maxi-parcheggio, e questo è un grande spreco. Anche Via di Ravecca è morta, sempre a causa delle telecamere. La nostra proposta sarebbe quella di aprire il traffico per qualche ora al giorno, in modo da permettere a tutti di entrare agevolmente. La verità è che qui scorre tutto a rallentatore, nella massimo calma… troppa calma. A questo scopo, alcuni di noi stanno provando a organizzare iniziative per il recupero dei Giardini di Plastica e nel settembre 2013 vorremmo portare a Genova writers di fama nazionale per abbellire i muri e creare opere d’arte, coinvolgendo i giovani. Ci piacerebbe realizzare tutto questo in concomitanza con la prossima Notta Bianca di Genova, ma purtroppo non sappiamo ancora se sarà possibile».
Elettra Antognetti