Approvata in aula rossa la mozione presentata dalla Lista Musso per sensibilizzare i cittadini genovesi sul tema delle discariche abusive. Approvata anche una mozione della Federazione della Sinistra sulla lotta alle mafie
Dall’inizio dell’anno ad oggi l’AMIU ha già raccolto 20 tonnellate di rifiuti ingombranti abbandonati. Una vera e propria emergenza su cui la Lista Musso ha chiesto l’intervento dell’amministrazione presentando una mozione in cui si propone la realizzazione di una campagna per sensibilizzare i cittadini genovesi su questo problema. In particolare il consigliere Salemi, che ha presentato il documento in aula, ha evidenziato che «non vi è conoscenza del fatto che conferendo i rifiuti ingombranti alle isole ecologiche si ottiene uno sconto sulla TIA (tariffa di igiene ambientale, ndr)».
L’assessore Garotta, si è detta convinta che il problema non sia dovuto solo alla mancanza di conoscenza e informazione , bensì la fatto che vi siano «soggetti che operano al margine della legalità», per esempio quelle imprese edilizie che, per limitare i costi o per mancanza dei permessi necessari, decidono di non effettuare il giusto smaltimento dei detriti. Su questo fronte si sta operando per cercare di rintracciare i soggetti colpevoli e per incrementare il numero di isole ecologiche, in particolare nella zona del levante e medio-levante in cui non sono presenti. Talvolta sono gli stessi municipi che non riescono a trovare una collocazione per questi tipi di raccolta per la resistenza dei cittadini che le considerano, erroneamente, una fonte di inquinamento.
Il Comune sta cercando di ottenere un finanziamento europeo per poter istituire un efficace sistema di prelievo a domicilio dei rifiuti ingombranti. Inoltre è già stato previsto un piano per il riciclo dei RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed Elettroniche), in particolare telefonini e videogiochi, prevedendo di creare punti di raccolta presso le scuole genovesi. Ciò permette di raggiungere i principali utilizzatori di queste apparecchiature e di sensibilizzarli sui pericoli legati all’inquinamento prodotto da questi oggetti.
La mozione ha ricevuto un’approvazione unanime dal Consiglio Comunale ma, come testimoniava la presenza nell’aula consiliare di alcuni lavoratori AMIU a rischio licenziamento, la volontà di risolvere i problemi legati alla raccolta dei rifiuti deve scontrarsi con la scarsità dalle risorse a disposizione del Comune.
Una possibile soluzione è stata avanzata dal M5S e prevede il coinvolgimento dei cittadini stessi nella segnalazione di eventuali aree abusive di scarico attraverso l’invio di fotografie da pubblicare online sul sito di AMIU. In questo modo sarà possibile creare una “mappa” delle zone anche per scoraggiare nuovi sarichi.
La seconda mozione della giornata presentata dal consigliere Bruno (Fds) chiedeva un’adesione del Comune di Genova all’associazione Avviso Pubblico, che riunisce diversi enti locali (circa 200) e promuove al loro interno attività di «formazione civile contro le mafie». Ma come spesso accade per le decisioni politiche, la votazione è stata preceduta da una lunga discussione sugli aspetti formali del dispositivo, nonostante la volontà unanime dei consiglieri di appoggiare questa mozione.
Di fronte alla richiesta del Pdl di analizzare in commissione consiliare alcuni documenti relativi all’associazione, prima di aderirvi formalmente, e alla volontà, espressa dallo stesso Sindaco Doria, di approvare la mozione come gesto importante per la lotta alla mafia, si è trovata una soluzione di compromesso. La mozione approvata non prevede infatti, come quella originale, l’adesione ad Avviso Pubblico, ma la semplice partecipazione alle sue attività. L’adesione verrà invece discussa in una successiva Commissione Consiliare, durante a quale se ne analizzeranno nel dettaglio le caratteristiche.
Federico Viotti
[foto di Daniele Orlandi]