I lavoratori di Amt hanno contestato il capogruppo del Pd Farello, favorevole alla privatizzazione, interrompendo la seduta: «Siamo in una situazione di grande tensione». Il sindaco: «Sbagliato parlare di buoni e cattivi, la situazione è complessa»
Da mesi l’immagine è sempre la stessa. L’aula del Consiglio Comunale gremita di lavoratori dell’AMT, consiglieri – soprattutto quelli del PD – contestati e lavori dell’amministrazione completamente bloccati.
Non è bastato il congelamento del piano industriale avvenuto la scorsa settimana a tranquillizzare gli animi dei dipendenti AMT, che proprio ieri hanno effettuato un nuovo sciopero. Presenti in Sala Rossa hanno dapprima interrotto il Sindaco intento a riportare le ultime evoluzioni della vicenda e poi hanno lanciato una serie di attacchi diretti al capogruppo del Pd Farello, reo di aver dichiarato alla stampa nei giorni scorsi che l’unica via per la soluzione della crisi aziendale fosse l’intervento un partner privato. Di fronte all’escalation di urla nei confronti del consigliere del PD la seduta è stata sospesa convocando una riunione capigruppo a cui hanno preso parte anche il Sindaco e i rappresentanti sindacali.
Duramente contestato il capogruppo del PD Farello. Lavoratori AMT: “è lui che ci vuole vendere” #Consigliocomunale #Genova
— Era Superba (@EraSuperba) 23 aprile 2013
Alla ripresa della seduta il rappresentante della FAISAL – CISAL (il principale sindacato dell’AMT), chiamato a parlare proprio dai banchi della Giunta, ha voluto precisare che il rispetto delle istituzioni da parte dei lavoratori è massimo, ma che «la situazione è di grande tensione» e che in tale contesto l’intervento del consigliere Farello rischia di mettere in discussione la difficile trattativa in atto tra dirigenza AMT, Comune e sindacati per la risoluzione della crisi aziendale.
Riprende la seduta del #Consigliocomunale #Genova con intervento del Sindaco su AMT:”Il Comune manterrà inalterato il proprio contributo”
— Era Superba (@EraSuperba) 23 aprile 2013
Il Sindaco Doria ha quindi ripreso l’intervento interrotto, ribadendo che il principale obiettivo dell’amministrazione resta quello di «garantire la sopravvivenza dell’azienda», pur essendo consapevoli, però che essa si trova in un profondo squilibrio strutturale tra costi e ricavi. Mentre saranno ridotti i contribuiti statali, erogati attraverso la Regione Liguria, da 67 a 65 milioni di euro, il Comune manterrà inalterato il proprio contributo di 20 milioni di euro, anche se, precisa il Sindaco, sarà necessario ridurre il costo del lavoro facendo ricorso anche agli ammortizzatori sociali. «Non si tratta di un intervento per far stare meglio i lavoratori, ma per tenere in vita l’azienda».
Applaudito dai lavoratori AMT il discorso del Sindaco @doriamarco. Dare equilibrio per sopravvivenza…ma poi serviranno investimenti. — Era Superba (@EraSuperba) 23 aprile 2013
«Ma una volta che l’azienda sopravvive cosa accadrà domani? – prosegue Marco Doria – Bisogna considerare la possibilità di dare un’adeguata solidità patrimoniale ad un’azienda che è sottocapitalizzata». Ed è proprio questo punto che restano i maggiori punti interrogativi, visto che, a meno di un improbabile miglioramento repentino dei conti pubblici difficilmente si troveranno nuove risorse per finanziare AMT. Parlare di privatizzazione fa paura a tutti, ma nessuno sembra saper definire con chiarezza un piano alternativo. A ben vedere non è nemmeno molto chiaro quale privato possa avere interesse ad acquistare l’azienda e l’incertezza regna ancora sovrana sulla questione. Il Sindaco ha poi concluso il proprio discorso facendo riferimento alle contestazioni fatte dai lavoratori nei dei politici, evidenziando che in una situazione complicata come quella di AMT è sbagliato individuare un “cattivo” a cui addossare delle responsabilità individuali e ribadendo che in Consiglio Comunale «le opinioni hanno cittadinanza piena».
Inizia la discussione sull’approvazione del rendiconto del Comune. Torneranno i conti? #Consigliocomunale #Genova
— Era Superba (@EraSuperba) 23 aprile 2013
Nella seconda parte della seduta si è approvato il rendiconto consuntivo del 2012 con 21 voti a favore, 8 astenuti (M5S, Lista Musso), 3 contrari (Pdl). Nonostante si trattasse di un passaggio piuttosto formale, è stata l’occasione per introdurre molti temi che, con ogni probabilità, saranno al centro del dibattito politico nei prossimi mesi . Innanzitutto l’opposizione ha toccato il nervo scoperto di questa amministrazione di centro sinistra chiedendo che, in occasione della programmazione del nuovo bilancio, venga chiarita la posizione della giunta su sviluppo economico e infrastrutturale. Le emergenze legate alle difficoltà economiche di molte aziende genovesi hanno messo in sordina, questioni come le grandi opere su cui la maggioranza è stata più volte in difficoltà.
Il consigliere Vassallo (Pd) ha risposto a queste osservazioni anticipando alcune linee che potranno guidare il percorso del Consiglio Comunale. Il Comune ha bisogno di far cassa per trovare nuove risorse da investire e questo potrebbe essere fatto soprattutto incrementando gli affitti dei propri immobili, ad esempio rivedendo al rialzo alcuni canoni di locazione particolarmente agevolati, come avviene nel caso delle società sportive. Il consigliere ha poi aggiunto che la discussione sulle sorti di Amt dovrà essere allargata ricomprendendo altre aziende partecipate come Aster e le Farmacie del Comune.
Di fatto il consiglio è ancora inchiodato sulle emergenze da risolvere, come il trasporto pubblico, la cui soluzione non è ancora stata decisa, ma la necessità di approvare il bilancio previsione del 2013 pone le basi per “voltar pagina” introducendo nel dibattito nuovi temi di importanza strategica per il futuro di Genova.
Federico Viotti