add_action('wp_head', function(){echo '';}, 1);
Approvato il Regolamento per il Controllo delle Società Partecipate del Comune di Genova. In mattinata Pd critico sul mancato intervento del Sindaco Doria sulla crisi di Piaggio Aero Industries, Selex e Fiera di Genova
Dopo 3 sedute in Commissione Consiliare giungeva finalmente ieri in Consiglio Comunale la delibera di Giunta sul Regolamento per il Controllo delle Società Partecipate. Un documento profondamente rielaborato, rispetto al testo iniziale, con l’obiettivo di accogliere le richieste dei gruppi di maggioranza e di opposizione puntando ad un’approvazione condivisa. Nonostante il lungo dibattito avvenuto in commissione gli emendamenti presentati soprattutto da M5S, Pdl e Lista Musso, hanno impegnato il Consiglio per metà mattinata e per tutto il pomeriggio con la discussione di ben 53 emendamenti e 14 ordini del giorno.
Di questi la maggior parte è stata respinta, ma alcune modifiche, non volute dalla Giunta, sono state introdotte grazie ad un voto trasversale che ha visto M5S, Lista Musso, Pdl e Lista Doria sostenere col proprio voto un emendamento che consente alla ASPL (Autorità per i Servizi Pubblici Locali), oltre che al Comune di Genova, di svolgere il controllo periodico sull’andamento delle società partecipate.
COSA CAMBIERA’ CON L’INTRODUZIONE DI QUESTO REGOLAMENTO?
Come ribadito da più consiglieri si tratta di un atto dovuto, in recepimento del decreto legislativo 18 agosto 2000 numero 267, in cui si prevedeva la necessità di introdurre un sistema di controlli sulle società partecipate dei comuni. Non si tratta quindi di un atto rivoluzionario, anzi, forse tardivo, ma che tuttavia colma un importante vuoto su questo argomento. Come ha detto il consigliere Boccaccio (M5S): «C’è da stupirsi che questo regolamento non esistesse». Il cattivo andamento di molte partecipate, che spesso è emerso anche durante i lavori del Consiglio, e la conseguente necessità di intervenire con un’iniezione di denaro pubblico a loro sostegno sono pratiche che non possono più essere consentite in un momento in cui le risorse sono più scarse che mai. Il Regolamento introduce una serie di meccanismi di controllo dei bilanci delle partecipate, di verifica dei risultati ottenuti e di maggiore trasparenza nella divulgazione delle informazioni relative alle società con lo scopo di non consentire più gestioni inefficienti e poco chiare. Il concetto viene riassunto nelle parole del capogruppo dell’Udc Gioia che ha detto: «Spero possa terminare la situazione di partecipate che sono in perdita e non forniscono nemmeno i giusti servizi ai cittadini».
M5S chiedono maggiore trasparenza su retribuzioni ad amministratori delle parteipate controllate #Consigliocomunale #Genova
— Era Superba (@EraSuperba) 09 aprile 2013
Molti interventi sono stati fatti a favore della trasparenza delle società Partecipate, poiché nonostante i bilanci siano pubblici, la loro accessibilità è spesso complessa. Per questo si è prevista la realizzazione di una pagina web istituzionale di ogni partecipata sul sito del Comune di Genova, che dovrà essere regolarmente aggiornata e in cui dovranno essere pubblicati i bilanci e gli obiettivi strategici.
Nonostante si tratti di un passo avanti, rimangono ancora alcuni dubbi sull’efficacia del regolamento. In fondo si tratta di uno strumento e, evidenzia Baroni (Ex Pdl, ora gruppo misto) «se si avessero voluto controllare i bilanci si potevano controllare anche prima. Non vorrei dare troppa enfasi, mi interessa la sostanza». Starà quindi nella corretta e scrupolosa applicazione delle regole il vero cambiamento di rotta e ciò dipende fondamentalmente dalla volontà politica del Consiglio. Inoltre Gioia (Udc) ritiene sia importante accogliere fino in fondo le finalità per cui la Corte dei Conti ha sollecitato l’adozione di questo regolamento, sottolineando che «di fronte a risultati negativi reiterati, gli obblighi di controllo impongono all’ente di valutare attentamente le condizioni che avevano portato alla scelta di creare la partecipata». In altre parole il Comune dovrebbe poter rinunciare alla sua quota se ciò portasse solo perdite e nessun vantaggio.
PD CONTRO SINDACO DORIA E GIUNTA
La mattinata del Consiglio era stata invece animata da uno scontro tra Pd e il Sindaco, testimoniata anche da una dichiarazione a firma del capogruppo Farello e del consigliere Vassallo in cui si afferma: «Visto l’aggravarsi della crisi di due importanti realtà industriali come Piaggio Aero Industries e Selex Es, ci aspettavamo che fosse il Sindaco Doria a portare in aula questioni così importanti». Il Pd aveva infatti proposto di inserire un articolo 54 ad inizio seduta per dare una prima risposta ai lavoratori di queste due aziende che negli ultimi giorni sono scesi in piazza col timore di poter perdere il proprio posto di lavoro. Vista la volontà espressa lunedì dal Sindaco Doria e dal Presidente della Regione Burlando di chiedere un confronto con il Governo e Finmeccanica su questi temi, il principale partito di maggioranza aveva deciso di ritirare la propria interrogazione a risposta immediata contando sul fatto che il Sindaco intervenisse in aula. «Oggi – si legge sul comunicato stampa del Pd – Consiglio Comunale e l’amministrazione nel suo complesso non danno buona prova di sé. Mentre ci dilunghiamo in discussioni su procedure e ripicche, le manifestazioni dei lavoratori Fiera e Selex rischiano di non trovare ascolto da parte della principale istituzione della città».
Nonostante il tentativo, con una serie di interviste e con una seconda nota pomeridiana, di smorzare la polemica con la Giunta, accusando i partiti di minoranza di aver messo in atto «giochi della vecchia politica», resta agli atti l’ennesimo episodio di una difficile convivenza tra due anime della sinistra, spesso intente a dimostrare la propria diversità di vedute sugli argomenti importanti della città.
Federico Viotti
[foto di Daniele Orlandi]