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Non arrivano decisioni definitive, né prese di posizione chiare sul futuro. Rimane in ballo il progetto De Eccher e si apre un bando di gara per le valutazioni idrauliche sul piano di bacino del Bisagno
Si è concluso ieri (6 marzo 2013 ndr), nel tardo pomeriggio, l’incontro tra i rappresentanti delle amministrazioni per decidere sul futuro dell’ex mercato ortofrutticolo di Corso Sardegna. All’incontro erano presenti, per la Regione, l’Assessore all’Ambiente e sviluppo sostenibile Renata Briano; Massimo Ferrante, presidente del Municipio III Bassa Val Bisagno; per la Provincia, il dottor Massimo Ramella; per il Comune, gli assessori Valeria Garotta e Giovanni Crivello, rispettivamente per l’Ambiente e Lavori Pubblici e Manutenzione.
L’incontro è stato chiesto dai soggetti coinvolti per stabilire i settori di competenza e trovare una linea comune per il futuro dell’area.
In primis sono state valutate le nuove disposizioni dell’autorità di bacino ed è stato esaminato il piano di bacino del Bisagno, con i dati aggiornati in base ai cambiamenti avvenuti dopo l’alluvione 2011. Le nuove disposizioni identificano l’area in questione come zona A con inedificabilità, mentre prima si trattava sempre di zona A, ma con possibilità di deroga per la costruzione. Con questa nuova pronuncia dell’autorità di bacino, in particolare, viene impedito qualsiasi tipo di edificazione sotterranea e il progetto attuale della Rizzani De Eccher – che prevede la realizzazione, tra le altre cose, di un silos interrato – risulta bloccato.
La Provincia procede ora alla predisposizione di un bando di gara per la selezione di una commissione di tecnici che svolgano approfondimenti idraulici sul piano di bacino del Bisagno. È previsto un finanziamento di 90 mila euro.
Il team di tecnici dovrà valutare se le soluzioni in essere (già attuate) e quelle possibili (da attuarsi) predisposte dalle amministrazioni sul Bisagno e sul Fereggiano sono tanto efficaci da consentire la declassificazione dell’area da zona A a zona B, con edificabilità su osservanza di precise prescrizioni emesse dagli enti di competenza. Solo con un’eventuale declassificazione, infatti, sarà possibile procedere con i lavori.
Entro il 30 aprile 2013 sarà ufficialmente formata la squadra dei tecnici, la quale avrà tempo 180 giorni dalla consegna dell’appalto per concludere i lavori. Il risultato delle valutazioni sarà presentato prima in Provincia, per poi essere girato alla Regione. Solo in seguito, in base agli esiti, si saprà come procedere.
Il presidente del Municipio Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante, subito dopo l’incontro, si dice contento per l’esito delle consultazioni e precisa: «In quanto rappresentante del Municipio, ho portato la “voce del territorio” e fatto presenti le richieste della cittadinanza: c’è bisogno di stabilire una tempistica. La situazione nel quartiere è insostenibile e, fatte le valutazioni necessarie, bisogna prendere una decisione: andare avanti col progetto, o fare un passo indietro e intraprendere un’altra strada. L’importante è avere delle risposte certe».
Elettra Antognetti