Quello che dovrebbe essere un bene comune, da anni giace in uno stato di pesante degrado. Innumerevoli le discussioni in Sala Rossa a Palazzo Tursi, ma finora nessuna soluzione concreta
«Ci sono alcune cose che non passano mai di moda, ad esempio le interrogazioni su Galleria Mazzini», ha esordito così il consigliere comunale Matteo Campora (Pdl), ieri in Sala Rossa a Tursi durante la sessione dedicata agli art. 54 (interrogazioni a risposta immediata).
In effetti sono anni che in Consiglio Comunale si dibatte sullo stato di degrado in cui giace quella che dovrebbe essere un gioiello del centro città, a due passi da Piazza de Ferrari e dal Teatro Carlo Felice. Un patrimonio comune, come ribadiva l’ex assessore Mario Margini il 16 novembre 2010 in risposta ad un’altra interrogazione sul medesimo tema «Troveremo i soldi per restituire ai cittadini Galleria Mazzini».
Ebbene «Da 6 anni lungo la via sono installate perenni impalcature, esteticamente orribili – ha sottolineato Campora – e questa situazione genera il diffuso malcontento di cittadini, operatori commerciali, e turisti». Secondo Campora sarebbe possibile trovare almeno delle soluzioni temporanee, quali ad esempio dei pannelli per coprire le impalcature.
Ma è l’intera struttura che ha bisogno di un profondo intervento di ristrutturazione, sicuramente impegnativo data la complessità del bene ma non più procrastinabile. La domanda che il consigliere Pdl pone è semplice «Sono previsti interventi di manutenzione sulla Galleria, tenendo in debito conto le responsabilità pubbliche e quelle private?».
Ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Crivello «Nel corso di questi mesi ci hanno segnalato diverse criticità significative, abbiamo interpellato alcuni esperti che hanno confermato le difficoltà su entrambi i lati della galleria. È stata data comunicazione alla Soprintendenza, visto che il bene è sottoposto a vincolo e ai soggetti privati».
Poi l’assessore ha ribadito l’impegno della Giunta nel considerare Galleria Mazzini una priorità «Venerdì scorso c’è stato un incontro con la Soprintendenza e l’ingegnere incaricato. Adesso attendiamo che ci venga consegnata la relativa elaborazione per poter agire e mettere in campo il finanziamento necessario all’intervento».
Matteo Quadrone
[foto di Daniele Orlandi]