Il traffico autostradale è in calo e le previsioni di crescita alla base del progetto non si sono verificate; Autostrade per l’Italia non sembra più convinta della bontà dell’intervento
Il Ministero dell’Ambiente ha dato il suo via libera – con prescrizioni – alla Gronda di Ponente (qui l’opera nel dettaglio nello speciale di Era Superba). La Commissione Nazionale chiamata a valutare l’impatto ambientale dell’opera, riunitasi venerdì 28 giugno a Roma, ha espresso un parere positivo – anche se non ancora formalizzato nel decreto definitivo – che avvicina la convocazione della Conferenza dei Servizi e dunque, tra un paio d’anni, la possibile apertura dei cantieri. Le prescrizioni imposte dal Ministero riguardano: la tutela delle sorgenti, la sicurezza dal punto di vista idrogeologico, la protezione degli habitat prioritari, il rispetto di una serie di limiti per quanto concerne i rumori ed i cantieri. Inoltre, la Commissione Via indica una serie di rilievi in merito al trattamento delle rocce amiantifere.
«Attendiamo di conoscere ed approfondire nel dettaglio i documenti di valutazione di impatto ambientale – questo il commento del Sindaco Marco Doria – Qualsiasi giudizio potrà essere espresso solo sulla base di un esame puntuale delle prescrizioni e delle condizioni contenute nella Via, sia sull’opera sia sulle modalità di realizzazione».
«Confermo l’impegno dell’amministrazione comunale ad una corretta valutazione dell’opera nell’ambito della Conferenza dei Servizi – aggiunge Doria – anche alla luce di aggiornate previsioni di traffico su strada».
Proprio in questo senso, alcuni studi in mano ad Autostrade per l’Italia confuterebbero l’utilità dell’opera, soprattutto se analizzata nell’ottica dei costi-benefici. Le previsioni di aumento del traffico autostradale alla base del progetto, infatti, non si sono verificate. Anzi, nell’ultimo anno si registra un calo tra il 7 e l’8%.
La materia ora passerà al vaglio della Conferenza dei Servizi «E sarà quella la sede in cui il Comune farà valere gli interessi e le esigenze della città – continua il Sindaco – alcune delle quali erano già state chiaramente poste a condizione nelle deliberazioni a suo tempo assunte dal Consiglio comunale, in particolare la necessità di liberalizzare, contestualmente alla nuova opera, l’attuale tratto autostradale di ponente».
Il percorso per giungere ad un’effettiva apertura dei cantieri durerà almeno due anni, senza contare i tempi necessariamente lunghi della successiva costruzione della Gronda. Quindi Doria richiama l’attenzione sulla necessità di «Non perdere di vista, nell’attesa, altri interventi di minore portata ma assolutamente indispensabili (e realizzabili in tempi più brevi) per il sistema autostradale in territorio urbano, come il nodo di San Benigno e la complanare di Prà. Tutto ciò non deve essere trascurato».
Manifesta maggiore entusiasmo il vicesindaco, Stefano Bernini «La Gronda è una grande occasione per Genova che la città non può sprecare. L’opera porterà sviluppo e opportunità occupazionali. Il progetto è già passato una volta con il voto favorevole del Consiglio comunale. Adesso comincerà la conferenza dei servizi, che durerà circa un anno e mezzo, durante il quale il lavoro dei tecnici comunali servirà a stimolare chi ha ancora dei dubbi sull’opera»
Seguito a ruota dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaella Paita «La posizione della Regione Liguria è chiara: si tratta di un’infrastruttura essenziale per lo sviluppo e possiamo discutere e chiarire tutti i nodi critici ma ad un certo punto bisognerà anche decidere evitando di perdere anche un solo centesimo di quelli faticosamente conquistati per il territorio ligure».
Matteo Quadrone