Venerdì 29 giugno un convegno realizzato dall’Associazione Comics Academy in collaborazione con Creative Cities
Venerdì 29 giugno Palazzo Ducale ospita dalle ore 16.30 “L’editore, l’autore e gli accordi nel mondo dell’immagine”, un convegno realizzato dall’Associazione Comics Academy in collaborazione con Creative Cities.
L’incontro, partendo da una panoramica storica, vuole inquadrare il futuro possibile degli accordi contrattuali fra illustratori e editori.
Si parte dunque da una discussione sull’attuale testo del contratto per l’cditoria, presentato il 2 marzo scorso e realizzato con la collaborazione di alcuni editori. Il contratto si pone come alternativa alle ormai inadeguate convenzioni tra editori e illustratori, che non rappresentano più, anche in termini giuridici, le dinamiche professionali del settore. L’applicazione di questo documento non è purtroppo ancora pratica diffusa, la giornata mira dunque alla comunicazione di uno strumento fondamentale per chi voglia operare professionalmente nel campo dell’editoria.
Con questa giornata di incontro la neonata scuola del fumetto genovese, Genoa Comics Academy intende far conoscere al pubblico di approfondire la conoscenza del mondo legato alla Nona Arte, scuola genovese che oggi sta rivivendo un momento di esplosione creativa e nuova attenzione da parte del grande pubblico e che da ottobre 2012 a giugno 2013 ha in programma un’intesa attività didattica,
Alla giornata partecipano Ivo Milazzo, fra i più noti disegnatori italiani e ideatore di “Ken Parker”, qui in veste di presidente e referente commissione legale dell’Associazione Illustratori, Fabio Gadducci, saggista e traduttore, esperto di diritto d’autore e autore di numerosi testi sul mondo del fumetto, Luca Laca Montagliani, direttore artistico di Genoa Comics Academy e Luca Borzani, presidente di Genova Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura.
A margine dell’incontro viene presentato il volume “Eccetto Topolino. Lo scontro culturale tra Fascismo e Fumetti” (NPE, 2011), di Fabio Gadducci, Leonardo Gori e Sergio Lama.
Foto Daniele Orlandi