L'allarme lanciato dall'Osservatorio regionale dell'artigianato: nel 2012, nella nostra regione l’inflazione è aumentata del 3,3%(a Genova del 3,4%) contro il +3% del resto d’Italia
Prezzi alle stelle in Liguria, a confermarlo è l’ultima rilevazione dell’Osservatorio regionale dell’artigianato su dati Istat 2012. L’inflazione in Liguria nel 2012 è risultata più elevata della media italiana: lo scorso anno nella nostra regione è aumentata del 3,3% contro la media italiana del +3%. Se la passano peggio solo la Basilicata (+4,4%), la Calabria e il Trentino Alto Adige (entrambe +3,6%).
«Dal 2007 a oggi abbiamo assistito a una parabola ascendente nei prezzi al consumo in Liguria – spiega Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria – Nonostante l’aumento sia diffuso a livello nazionale, nella nostra regione l’inflazione è progredita con un passo decisamente più sostenuto rispetto al resto d’Italia. Questo fattore ha avuto pesanti conseguenze sulla capacità di spesa delle famiglie con inevitabili ripercussioni sulle micro e piccole imprese, schiacciate tra l’incudine dell’aumento dei prezzi da parte dei fornitori e dal calo della richiesta del consumatore finale». I comparti di spesa dove i prezzi sono aumentati di più sono stati quello delle spese per l’abitazione, tra cui acqua, elettricità e combustibili (+7,1%), dei trasporti (+6,7%) specie per il caro carburanti.
«Un’inflazione ridotta e stabile è la conditio sine qua non per la crescita delle imprese – spiega Grasso – Queste impennate dei tassi impediscono alle aziende una pianificazione precisa della propria attività, rendendo dubbi gli investimenti, per esempio in nuovi macchinari e impianti di produzione. Un’inflazione o una prospettiva di inflazione elevate contribuiscono a creare un clima di incertezza dato che le variazioni nel valore del denaro impediscono preventivi precisi di entrate e uscite. Di conseguenza, le aziende corrono ai ripari diventando molto più caute».
Guardando i dati degli ultimi cinque anni, il tasso di inflazione in Liguria è risultato leggermente inferiore alla media italiana nel biennio 2007-2008 (in particolare nel 2008 si è riscontrato un +2,9% contro il 3,3%). «La mazzata è arrivata nel 2009 – commenta Grasso – quando, dopo una temporanea diminuzione del livello dei prezzi dovuta alla crisi, il processo inflattivo è ripreso».
La Liguria nel 2009 si è attestata su tassi medio-alti (0,8%) per poi iniziare una parabola ascendente tra il 2010 e il 2012, quando l’inflazione è schizzata, in un paio d’anni, dall’1,4 al 3,3%.
[Foto di Diego Arbore]