Il 29 ottobre la terza edizione dell'evento, che quest'anno ruota intorno a tre tematiche: la strada e la danza, la Francia e l’Italia, l’arte e le città
Il 29 ottobre si tiene a Villetta Di Negro la terza edizione di “Luoghi Comuni”, progetto euro regionale di danza urbana che vede la partecipazione di sette importanti organizzazioni italiane e francesi che promuovono la diffusione di questa forma d’arte nei luoghi della quotidianità cittadina.
L’intento del progetto è quello di trasformare la quotidianità e la consuetudine di ogni cittadino, in qualcosa di innovativo e inusuale e di permettere agli artisti di esprimere la creatività in luoghi non canonici, confrontandosi con un pubblico nuovo e più vasto.
Le creazioni ruotano attorno a tre diverse tematiche: la strada e la danza, la Francia e l’Italia, l’arte e le città. Per questa edizione “gli alberi” sono stati scelti come “luogo comune” di performance. L’evento debutta a Genova per poi trasferirsi a Villeurbanne (Lione), a Torino e a Marsiglia.
Partners del progetto sono per Genova l’associazione ARTU, a Torino la Fondazione Teatro Piemonte Europa e Mosaico Danza, Lieux Publics – Centro Nazionale di Creazione a Marsiglia, Les Ateliers Frappaz Polo Regionale di Arte Urbana di Villeurbanne e il Centro Nazionale Coreografico di Maguy Marin a Rillieux la Pape
« COMME LA MAIN S’ENROULE » Compagnia Kubilai Khan Investigations (F) – Ideazione e coreografia Frank Micheletti – Danza Victoria Anderson e Idio Chichava – Produzione Lieux Publics – Centre National de Création pour l’Espace Public, Kubilai Khan Investigations. Il coreografo francese Frank Micheletti, compagnia Kubilai Khan Investigations, con COMME LA MAIN S’ENROULE esplora le sensazioni che un corpo in movimento può generare in relazione alla forza di gravità e al contrasto tra il forte radicamento al suolo e l’aspirazione al volo, esattamente come un albero che porta in sé uno straordinario potere ascensionale
« FARE ALBERO » Compagnia Zerogrammi (I) – Ideazione, coreografia e danza Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea – Produzione Associazione Mosaico / Festival Interplay,Fondazione Teatro Piemonte Europa / Festival Teatro a Corte, Compagnia Zerogrammi. Corpi in tensione sono anche quelli di Stefano Mazzotta e Emanuele Sciannamea, Compagnia Zerogrammi, predisposti a uno stillicidio dell’immobilità che rasenta il sacrificio; con serenità, in FARE ALBERO, gli artisti torinesi si privano dell’irrefrenabile desiderio al movimento per accogliere, al contrario, l’attesa del niente, il silenzio ascetico, con tutte le inevitabili grottesche ironiche conseguenze del caso.
« 22 CAILLOUX » Compagnia Arrangement Provisoire – Jordi Galí (F) – Ideazione, coreografia e danza Jordi Galí – Produzione Les Ateliers Frappaz, Centre Chorégraphique National de Rilleux la Pape, extrapole – Artiste Associé à Ramdam (Sainte Foy-lés-Lyon), lieu de ressources artistiques. La relazione paradossale ma fondamentale tra leggerezza e peso è anche al centro della creazione 22 CAILLOUX di Jordi Galì; in questo caso l’albero diventa un simbolo per una ricerca che non coinvolge solo il corpo del danzatore ma entra a contatto con lo sguardo dello spettatore e aspira a rendere esplicite le tensioni che si possono produrre al di là del saper-fare del danzatore.
« DAFNE per una mitologia urbana » – Compagnia Marta Bevilacqua (I) – Ideazione, coreografia e danza Marta Bevilacqua – Installazione ambientale Elena Cavallo – Elaborazioni sonore Vittorio Vella – Produzione Associazione ARTU, Compagnia Arearea. Uno scorcio più filosofico è invece quello proposto da Marta Bevilacqua che in DAFNE ricerca un’incursione contemporanea nel mito di questa figura selvaggia trasformata in alloro per fuggire all’amore di Apollo. Con il contributo dell’installazione scultorea di Elena Cavallo, il linguaggio della danza restituisce vita a una storia antica, attraverso il colore, il gesto e la potenza della natura; un’irrazionalità propria del mito che ricerca le tracce della natura nel mondo artificiale.