Un anno fa il Comune di Genova lanciava il servizio Free Wifi, per navigare gratis in molte zone della città: cosa è cambiato in questi mesi?
«È un punto di partenza che si rivolge non solo ai cittadini residenti, ai giovani e agli studenti, ma mette un nuovo “mattone” nella politica di marketing territoriale». Con queste parole un anno fa, più precisamente il 7 settembre 2011, l’allora Sindaco di Genova Marta Vincenzi presentava ufficialmente alla loggia dei Banchi il progetto FreeWifi Genova: quattordici aree della città nelle quali è possibile navigare gratis in Internet dal computer o cellulare, con un limite di 2 ore e/o 300 Mb al giorno.
Queste le zone coperte dal servizio: biblioteche (Brocchi, De Amicis, Lercari, Podestà e Campanella); le piazze antistanti le stazioni ferroviarie di Brignole, Principe e Sampierdarena; piazza De Ferrari e Matteotti (incluso Informagiovani all’interno di Palazzo Ducale); loggia di Banchi; piazzale Kennedy; il parco di Villa Croce; via Sestri e terminal arrivi dell’aeroporto Cristoforo Colombo.
Un passo avanti per la copertura wifi della città, che ha utilizzato fondi europei (i 140 mila € del progetto Wi Move) comportando dunque un costo minimo per il Comune. Il progetto si aggiunge alle iniziative private già in corso, su tutte quella dell’associazione Cittadini Digitali.
IL PRESENTE
Molte cose sono cambiate in un anno e le iniziative pubbliche e private rivolte a migliorare il servizio di connettività gratuita per genovesi e turisti si sono moltiplicate.
Facciamo un veloce riepilogo: alle aree coperte da FreeWifi Genova si è aggiunta la Biblioteca Berio, che ha abbandonato il precedente servizio Wifi per aggregarsi a quello del Comune. Le necessità portate dall’alluvione del 4 novembre – dovute soprattutto alle difficoltà nel comunicare via cellulare – hanno spinto ad abbattere il limite delle 2 ore giornaliere, così che a oggi non esistono più limitazioni di tempo per navigare.
A oggi il servizio FreeWifi Genova ha 9.547 utenti registrati (in media 850 al mese), con circa 800 connessioni al giorno e traffico dati medio giornaliero di circa 10 Gb, soprattutto nei giorni feriali.
Nei prossimi mesi saranno attivate nuove aree coperte dal wifi gratuito, a partire dal quartiere Maddalena (dove saranno installati circa 18 punti di accesso) e dai musei, biblioteche e principali piazze cittadine non ancora raggiunte. C’è inoltre l’intenzione di portare avanti il dialogo con i privati, attraverso accordi mirati che permettano l’adesione dei loro hot spot al circuito FreeWifiGenova.
In questo senso, il principale “concorrente” del Comune è rappresentato dall’azienda Vallicom Srl, con sede a Sestri Ponente e che dal 2009 gestisce le reti che fanno capo all’associazione Cittadini Digitali, con oltre 21.000 utenti registrati. Sul dialogo tra Comune e privati Vallicom si mostra scettica, sostenendo di non essere mai stata interpellata per avviare un’iniziativa comune per la copertura wifi del territorio genovese.
Vallicom ha attivato da alcuni mesi il progetto Rete Gratuita, che finora ha coinvolto non solo la città di Genova, ma anche diversi Comuni dell’entroterra e della Liguria. La registrazione avviene collegandosi al sito retegratuita.it, dove è possibile anche consultare l’elenco (in continuo aggiornamento) delle aree coperte.
Rete Gratuita ha attualmente oltre 80 hot spot attivi, con la previsione di arrivare a oltre 200 entro ottobre. Vallicom è inoltre il promotore – sempre tramite Rete Gratuita, del progetto che vede coinvolta Federfarma: si prevede entro il 30 novembre l’attivazione di hot spot, le cui spese di installazione sono interamente a carico dell’azienda, in circa 150 farmacie.
Marta Traverso
[foto di Diego Arbore]