Agenda digitale, mobilità, efficientamento energetico e inclusione sociale. Sono i quattro filoni su cui il Comune di Genova impegnerà nei prossimi anni i fondi in arrivo dal piano Pon Metro. Grande attenzione anche alla digitalizzazione dell'amministrazione pubblica e all'edilizia residenziale pubblica
In arrivo entro il 2020 a Genova 37,7 milioni di euro di fondi strutturali europei Pon Metro, destinati a migliorare i servizi urbani e la qualità della vita nelle 14 città metropolitane italiane grazie a un importo complessivo per l’Italia di 893 milioni di euro, con maggiore riguardo alle realtà del Sud. E’ quanto emerge dalla presentazione ufficiale del progetto svoltasi questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, a cui hanno presto parte tra gli altri, il sindaco Marco Doria, gli assessori comunali Anna Maria Dagnino, Emanuela Fracassi, Isabella Lanzone, Emanuele Piazza e Giorgio Martini, dirigente dell’Agenzia per la Coesione Territoriale. «Non si tratta di interventi hard ma soft – spiega il sindaco, come riportato dall’agenzia “Dire”- le infrastrutture pesanti vengono finanziate in altro modo, qui si punta sui servizi».
Quattro gli assi di intervento individuati per la realtà genovese: agenda digitale, mobilità, efficientamento energetico e inclusione sociale.
«Nel settore dell’agenda digitale – spiega il sindaco – rientra il potenziamento dei servizi informatici delle amministrazioni pubbliche di tutti i Comuni dell’area metropolitana che condividono il progetto, in parte per la predisposizione di piani urbanistici, in parte per progetti di resilienza, ovvero capacità di reagire al dissesto idrogeologico». Per questo capitolo sono previsti 10 milioni di euro con cui si svilupperanno anche piattaforme digitali dedicate a tributi locali, una banca dati dell’energia per la pianificazione e il monitoraggio dei consumi, la digitalizzazione dell’iter amministrativo per lo Sportello unico dell’edilizia, un sistema informativo integrato delle opere pubbliche, una piattaforma informatica di raccordo tra impresa, istituzioni e ricerca.
Cifra simile verrà investita nell’efficientamento energetico: 2,4 milioni per la sostituzione degli impianti di riscaldamento degli edifici di edilizia residenziale pubblica, 3,8 milioni per l’efficientamento termico di Palazzo Tursi e del Teatro Carlo Felice, 3,8 milioni sul miglioramento dell’illuminazione pubblica cittadina.
Saranno, invece, 4,8 milioni i fondi destinati alla mobilità che si concentreranno tutti nella viabilità della Valbisagno per «interventi diffusi su nodi di traffico e impianti semaforici che renderanno più fluida la circolazione in quella direttrice, con impatto positivo sui Comuni limitrofi», come spiega Doria. In particolare, 2,4 milioni di euro saranno impegnati per la realizzazione dell’itinerario ciclopedonale in sponda sinistra con contestuale messa in sicurezza del tratto tra via Adamoli e Lungobisagno d’Istria; inoltre, verrà migliorata la viabilità in sponda destra con l’ottimizzazione del trasporto pubblico, l’ottimizzazione delle paline informative e il miglioramento degli impianti semaforici.
Infine, attenzione particolare verrà dedicata all’inclusione sociale con circa 11,5 milioni che verranno utilizzati sia nel campo dei servizi che in quello delle infrastrutture: nel primo capitolo rientrano politiche di sostengo all’abitare, all’inclusione, all’accompagnamento socioeducativo, percorsi di autonomia e avvicinamento al lavoro, con interventi rivolti a famiglie con fragilità economica e in condizioni di disagio abitativo, a cittadini senza dimora e a comunità emarginate e giovani che risiedono in aree svantaggiate; il secondo capitolo riguarda, invece, manutenzione e recupero di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Anche se buona parte di questi interventi andranno a beneficio del prossimo ciclo amministrativo, il sindaco Marco Doria sottolinea come l’importante sia «avviare al più presto i processi, in modo che i soldi comincino a spendersi e mettano in moto gli investimenti perché stiamo parlando di procedure un po’ lente avviate nel 2013. Dopo 3 anni di progettazione mi sento di poter dire che questi soldi verranno spesi bene, ora però bisogna anche vengano spesi presto». Possibile anche una premialità del 6% dell’importo complessivo se il Comune di Genova dovesse superare una prima verifica della messa in opera dei lavori a fine 2018.