Un giovane curatore a Villa Croce: la svolta annunciata nei giorni scorsi, a breve il bando. Una vittoria dopo la petizione dei galleristi
L’arte contemporanea a Genova rischiava di scomparire: la direttrice Sandra Solimano è andata in pensione più di un anno fa, e da allora il Museo di Villa Croce è senza un curatore. Il fatto ha scatenato non poche polemiche nel mondo culturale genovese, culminate in un’accesa raccolta di firme – promossa dalle galleriste di Pinksummer Antonella Berruti e Francesca Pennone – per sensibilizzare il Comune e le istituzioni sulla necessità di nominare al più presto una figura che possa coordinare le attività del Museo: l’appello era stato sottocritto da 697 tra intellettuali, artisti, curatori di tutta Italia.
La raccolta riguardava in particolare la modifica dello Statuto dei Musei civici, nella norma che impone che il curatore del museo debba essere nominato tra i funzionari del Comune, sostituendovi la possibilità di indire un bando di concorso pubblico per la scelta di una figura esterna.
In particolare l’appello chiedeva che “tale concorso garantisca un direttore professionalmente riconosciuto tale da parte di una commissione di esperti super partes e pertanto che tale nomina sia affidata in base alla presentazione di un progetto per il museo e di un curriculum adeguato, che attesti un’attività consolidata almeno in ambito nazionale, e che la durata di tale nomina sia temporanea e non permanente, seppure rinnovabile“.
Questi mesi di apparente silenzio hanno visto un primo punto di svolta: a tempo di record sono stati trovati i fondi per un giovane curatore, figura che per la prima volta verrebbe a installarsi nel panorama museale di Genova. A breve sarà dunque nominata la commissione e pubblicato il bando di concorso.
Marta Traverso
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