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Il sindaco di Genova raccoglie l'appello lanciato dall'Anpi, aprendo a contro iniziative in risposta al convegno dei nazionalisti europei organizzato a Genova
«Contrastare queste idee di odio e sopraffazione è un dovere civile, proprio a tutela della libertà, connaturato nelle Costituzioni democratiche e in particolare nella Costituzione italiana». Con queste parole, diffuse attraverso una nota stampa, il sindaco di Genova Marco Doria, prepara il terreno in risposta allla convocazione del congresso internazionale dei nazionalisti europei, raccogliendo in questo modo l’appello lanciato dall’Anpi.
Proprio ieri l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani aveva, infatti, lanciato l’appello per la mobilitazione: «Lanciamo un appello a tutti i genovesi per una ampia e unitaria mobilitazione, nella consapevolezza che il fascismo è tutto il contrario dell’intera Costituzione italiana, nata dalla Resistenza, di cui contiene per intero i valori – si legge nel comunicato stampa diffuso in giornata, che continua – Il fascismo purtroppo non è morto, perché continua ad esistere nell’anima, nel pensiero e nell’azione; e poi ci sono i nazifascisti, i fascisti “del terzo millennio”, i fascisti che sono tali anche se camuffati da associazioni culturali e sociali»
A questo messaggio Marco Doria, ha risposto attraverso una nota, diffusa attraverso il suo portavoce che segnala come il sindaco «Di fronte alla notizia di un raduno a Genova di formazioni neofasciste, neonaziste e xenofobe europee, ha preso contatto con l’Anpi e intende farlo con tutte le organizzazioni democratiche per valutare e concordare risposte ferme, democratiche e non violente che esprimano la storia, la cultura e i sentimenti della Città medaglia d’oro della Resistenza».
Nel frattempo dai canali social degli organizzatori non sono ancora state chiarite modalità e luoghi della conferenza: in un post facebook è rivendicata la libertà di scendere in piazza, frase che potrebbe far intendere ad una manifestazione collaterale al congresso.