L'azienda produttrice di calze chiude lo stabilimento di Faenza per trasferirsi in Serbia: in pieno clima da saldi sul web si invoca lo stop agli acquisti
Proprio in questi giorni, mentre i saldi invernali sono alle porte e le varie attività commerciali – soprattutto nei settori abbigliamento, calzature e così via – sperano di recuperare dal calo di acquisti del periodo natalizio, sul web è partita una campagna di boicottaggio nei confronti di Golden Lady (sì, proprio quella delle collant).
Questo il fatto: l’azienda ha deciso di chiudere lo stabilimento di Faenza per delocalizzare in Serbia – le ragioni del gesto sono facilmente intuibili, basta pensare al caso Fiat – e la vigilia di Capodanno ha annunciato il licenziamento, a partire da marzo, delle 239 operaie già in cassa integrazione.
A partire da questo annuncio, su Facebook è partita una campagna di boicottaggio di tutti i marchi che appartengono a questo gruppo aziendale.
Ora, scegliere quale marca di calze comprare è una vostra responsabilità. Appare tuttavia interessante notare come la Rete – entità misteriosa, dipinta spesso sui telegiornali come covo di pedofili e causa di licenziamento per impiegati annoiati – possa diventare uno strumento per diffondere notizie che fino a pochi anni fa sarebbero state taciute.
Marta Traverso
Commento su “Omsa licenzia 329 operaie, su Facebook parte il boicottaggio”