Le associazioni Italia Nostra, Legambiente e Amici dei Parchi di Nervi contestano la realizzazione di una serra a Villa Grimaldi e di un parcheggio a Villa Groppallo
Una raccolta di firme in difesa del verde e contro la cementificazione dei parchi di Nervi, l’hanno promossa ieri tre associazioni, Amici dei Parchi di Nervi, Italia Nostra, Circolo Nuova Ecologia di Legambiente ed alcuni residenti di Nervi.
Prima però i promotori della mobilitazione hanno presentato un esposto alla Procura della Repubblica e ai Carabinieri del nucleo tutela patrimonio culturale.
Al centro delle polemiche la prevista costruzione di una grande serra con aria condizionata in Villa Grimaldi e la paventata realizzazione di un parcheggio da 15 posti auto nel parco di Villa Groppallo, entrambe le ipotesi contrastate con forza da associazioni e residenti del quartiere levantino che si dichiarano «Fermamente contrari allo scempio di un bene culturale vincolato».
La serra dovrebbe essere costruita nell’area dell’ex campo da tennis di Villa Grimaldi, attualmente adibito a parcheggio di Aster, per ospitare le collezioni botaniche di piante tropicali e felci arboree sfrattate dal vivaio comunale di valletta San Nicola, proprietà dell’Istituto Brignole.
Ma secondo gli ambientalisti la grande serra che il Comune di Genova intende realizzare occuperebbe una superficie decisamente ampia che si estenderebbe oltre l’ex campo da tennis sviluppandosi in altezza per circa 5-6 metri e compromettendo, di conseguenza, l’integrità del parco.
Il costo totale dell’opera dovrebbe aggirarsi intorno a 1 milione e 350 mila euro che fanno parte di un finanziamento complessivo destinato al recupero del verde dei parchi storici di Nervi (fondi delle Colombiane) di 3,9 milioni di euro.
Il secondo intervento contestato è invece la realizzazione, all’interno del parco di Villa Groppallo, di un parcheggio per tutti i mezzi di Aster del Levante.
Le associazioni ambientaliste chiedono alla magistratura e ai carabinieri di verificare se la realizzazione di queste opere rispetterebbe tutte le norme di tutela dei parchi di Nervi e se sia corretto utilizzare a questi fini una consistente quota dei fondi destinati al recupero del verde dei parchi storici.
Matteo Quadrone
foto di Daniele Orlandi