Il gruppo presenta venerdì 30 marzo il primo album Barrio Pachanga, una fusione di stili, suoni e ritmi provenienti dal mondo e il videoclip del singolo Remedios
Un mix di sonorità latin-reggae-ska-punk sono pronte a invadere La Claque venerdì 30 marzo: a partire dalle 22.30 salgono sul palco i Pedro Navaja, formazione che nasce nel 2009 da una fusione di stili, suoni e ritmi provenienti dalle culture ed esperienze musicali di ognuno dei componenti del gruppo, che è molto eterogeneo.
Marasinha Kasun Dias , il batterista, arriva dallo Sry Lanka; Paola Escobar Berrios (chitarra e voce), Kiangpo Hau (basso) e Sergio Rebolledo Gelos (chitarra solista) vengono dal Cile; italiani sono invece Marta Antonucci (voce, piccole percussioni), Mario Martini (tromba), Tekki Driver (sax), Tony Carvelli (trombone), Andrea Palermo (chitarra ritmica).
Ciò nonostante i Pedro Navaja non si definiscono una “banda multietnica”, ma il perfetto risultato della realtà in cui vivono, che, di fatto, nell’ultimo ventennio ha dato vita a un tessuto sociale e culturale multietnico. Per questo i Pedro Navaja credono nella militanza della multiculturalità e dell’integrazione sociale e hanno scelto di contaminare il loro repertorio musicale con diversi stili, dalla cumbia al reggae, passando dal raggamuffin, il blues, il rock, lo ska, insomma, dando vita a quella che in Sud America chiamerebbero la “Pachanga”.
Nella serata nel locale in via San Donato il gruppo presenta il primo disco Barrio Pachanga, registrato al Greenfog Studio e in esclusiva la proiezione del videoclip del singolo “Remedios” realizzato da Laboratorio Genova e Pedro Navaja Sound Machine in collaborazione con Ass.Princesa, Ghetup, Comunità di San Benedetto, Ass.Cesto e Festival Suq a Genova.