La Sogegross potrebbe estendere la propria offerta commerciale alla vendita al dettaglio
Un emendamento al Puc, infilato di sotterfugio nell’ultimo consiglio comunale che ha sancito l’approvazione definitiva del Piano urbanistico, consente il via libera ad un ipermercato nell’area di Genova Campi, a Cornigliano, attualmente occupata dal gruppo Sogegross.
Una marea di emendamenti, oltre 180, presentati in quella che si è trasformata in una vera e propria maratona consiliare in cui si è infilato di tutto e di più, con il risultato di cambiare le carte in tavola proprio all’ultimo minuto utile.
Primo firmatario dell’emendamento incriminato è il capogruppo Pd, Marcello Danovaro, che difende la sua scelta “L’eventuale ipermercato sarebbe distante da tutti i negozi e non toglierebbe clienti ai negozi della vallata. Creerebbe invece delle opportunità lavorative. Inoltre stiamo parlando solo di una regola urbanistica perché un possibile progetto dipende dalle regole regionali”.
Non sono d’accordo due elementi del suo stesso partito che hanno votato contro, fra questi anche Gian Paolo Malatesta, responsabile del settore commercio del Pd.
Parliamo di circa 8 mila metri quadrati che permetterebbero alla Sogegross di ampliare la propria offerta commerciale, oggi dedicata all’ingrosso, estendendola nel prossimo futuro anche alla vendita al dettaglio.
Ma allo stato attuale la programmazione commerciale regionale non consente l’apertura di nuovi ipermercati. Per la realizzazione del progetto è dunque necessaria una revisione del piano e l’aumento della metratura disponibile per le strutture della grande distribuzione.
“È una decisione che mette definitivamente in ginocchio il tessuto commerciale dell’intera Valpolcevera – questo il commento di Andrea Dameri, direttore provinciale di Confesercenti – rappresentato da centinaia di piccoli commercianti che già devono fare i conti con la presenza dell’ipercoop di Bolzaneto”.
Una bocciatura senza appello da parte di Confesercenti “Ci attiveremo in ogni sede possibile per scongiurare l’applicazione di un provvedimento che, incentivando il fenomeno del turismo commerciale in zone estranee al tessuto sociale dei quartieri, deprimerà ulteriormente l’attività di quegli stessi negozi di vicinato. Attività tradizionali che, al contrario, meriterebbero di essere tutelate nell’interesse stesso di una città policentrica qual è Genova”.
Matteo Quadrone