add_action('wp_head', function(){echo '';}, 1);
ll nuovo spettacolo di Giorgio Scaramuzzino in scena nel teatro di Sampierdarena, è un omaggio alla convenzione ONU per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. Dal 19 al 21 novembre
Il nuovo spettacolo dell’attore, regista, autore di letteratura per l’infanzia Giorgio Scaramuzzino Questa zebra non è un asino è un omaggio alla convenzione ONU per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e non è un caso che la prima ufficiale dello show sia in programma il 20 novembre, giornata in cui si celebra l’anniversario della sopraccitata convenzione che ha riconosciuto per la prima volta i bambini come soggetti attivi a cui devono essere riconosciuti una serie specifica di diritti: dal diritto allo studio al diritto al gioco, dal diritto alla nazionalità al diritto alla salute.
Il 19, 20 e 21 novembre lo spettacolo verrà rappresentato la mattina alle ore 10.30 per le scuole all’interno della rassegna Archivolto per la scuola (prenotazione obbligatoria, 010.6592.216/214).
TRAMA
Il protagonista Talal ha otto anni e vive nella striscia di Gaza, o per meglio dire sopravvive in quella che è ormai una terra devastata, dove manca tutto, le scuole, il cibo, l’acqua potabile. Ma resiste la speranza di un futuro migliore. Talal studia come può, si muove tra i check-point per cercare di vendere la plastica che raccoglie in giro, lavora nei campi per portare qualche soldo nella famiglia decimata dalla guerra, gioca con i compagni a riconoscere gli aerei a occhi chiusi dal rombo. Il massimo della felicità è quando riesce ad andare in un vecchio e malridotto zoo ad ammirare una zebra, a cui si è molto affezionato, e ad ascoltare i divertenti racconti del guardiano Nidal. Finché l’ennesimo bombardamento si porta via anche l’amica a strisce bianconere. Per evitare al bambino il dolore della perdita, Nidal ha la geniale idea di dipingere un asino come una zebra, così come fece realmente nel 2009 il direttore dello zoo di Gaza (le foto di due asini “truccati” da zebra all’epoca fecero il giro del mondo).
Alle vicende di Talal fanno da contrappunto gli articoli della Convenzione ONU per i Diritti dell’Infanzia, letti direttamente dai bambini grazie a un gioco teatrale.